Lo Strizzacervelli del Poker Vol. 61: La Coscienziosità
Il tratto della personalità che concerne organizzazione, disciplina, cautela e circospezione è chiamato coscienziosità. Spesso si fa un semplice paragone tra qualcuno che tiene la casa pulita e ben ordinata, e qualcuno che è disordinato e trasandato. Non c'è nulla di sbagliato in questo esempio, ma la coscienziosità è un tratto che ci richiede di guardare agli estremi.
Cosa vedi quando guardi una casa disordinata con i vestiti sul pavimento e i piatti nel lavello? Se pensi e ci rivedi una persona pigra, disorganizzata o addirittura meno intelligente allora probabilmente ritrovi in una casa pulita un segno di laboriosità, organizzazione ed intelligenza.
OK, e che mi dici di una casa dove i mobili hanno una protezione di plastica? I libri sulla mensola sono tutti in una perfetta sequenza ( e probabilmente ordinati per colore). Il pavimento è lavato, lucidato e curato ogni giorno e le balze del letto sono inamidate e stirate. Un po' troppo per te? Questo è il problema con gli estremi.
C'è ancora un altro esempio da considerare prima che ci dedichiamo al poker. Quanti di noi sanno o hanno mai sentito dei ragionieri che fanno il loro lavoro in maniera fantastica ma non riescono mai a far quadrare i conti del registro a casa? La coerenza non è qualcosa che dovremmo presupporre quando parliamo di coscienziosità. Spesso — in effetti molto spesso — le persone mostrano di appartenere a livelli largamente differenti di questi tratti tra casa e lavoro. O tra lavoro ed hobby, o tra la famiglia ed il lavoro. L'equilibrio è molto importante quando parliamo di coscienziosità.
L'equilibrio è allo stesso modo importante quando parliamo dei vari tratti della coscienziosità nel poker.
Tendiamo a pensare che l'auto-disciplina, la minuziosità e la prudenza siano qualità positive. La maggior parte delle volte lo sono, ma quasi qualsiasi cosa portata agli estremi può essere un potenziale ostacolo. Prendiamo per esempio un giocatore prudente, che si basa sulla matematica. Conosce gli odds. Si è preso del tempo per imparare in maniera meticolosa tutti i risvolti matematici ed è capace di calcolare gli odds del piatto in un instante. Ma è andato troppo oltre ed è diventato un perfezionista matematico al tavolo. Per cui un giocatore di poker saprà che lascerà la sua mano davanti ad un all-in, ma se tu dai a questo giocatore degli odds per 2-a-1 egli farà il suo call tutte le volte. Non può essere altrimenti; è controllato dalla sua disciplina matematica. Ho avuto esattamente questo tipo di giocatore per anni durante le partite a casa mia. Contro di lui ho perso più piatti di quanti ne abbia vinti, ma ho sempre vinto più fiches di quante ne abbia perse.
Diamo una occhiata all'esempio di un altro estremo di coscienziosità. Un giocatore meno motivato e meno orientato all'obbiettivo. Non è pigro, soltanto un po' troppo rilassato. Non si preoccupa delle letture; sta avendo fortuna al tavolo. Ma quando arriva la mano grossa, non ha a disposizione le informazioni che avrebbe dovuto raccogliere ed ha anche rilasciato delle informazioni che avrebbe dovuto tenere per sé. E' semplice da leggere, e non sa in che punto si trova nella mano.
Ora, come per tutti gli altri tratti del poker che abbiamo recensito, gran parte di noi non arriva agli estremi. Per la maggior parte siamo vicini al centro della scala e abbiamo cercato, mentre giocavano, ad accumulare più tratti positivi ed eliminare quelli negativi. Lasciami dire che conoscere le tue tendenze può essere molto importante, in particolare nei tornei lunghi. Per farla semplice, se sei incline ad essere troppo tight, troppo meticoloso, o troppo loose e troppo casuale, è proprio qui che il tuo gioco tende a cedere quando sei stanco dopo lunghe ore di gioco.
Siamo creature abitudinarie e anche se siamo in grado di modificare il nostro comportamento, ci trasciniamo con noi le tendenze con cui siamo nati. Per cui quel vecchio ammonimento conosci te stesso spesso ti assisterà mentre sei nel mezzo del tuo cammino pokeristico, evitandoti di cadere nel baratro della monotonia e di affannarti sul bordo del precipizio.