Europa: il gambling tra crescita e regole dell'online
Si è concluso in questi giorni a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo, il convegno:
"Il gambling in Europa. Quale futuro?". La tavola rotonda è stata organizzata da Lottomatica in collaborazione con la vice presidenza del Parlamento Europeo, con l'obiettivo di analizzare il futuro dell'industria del gioco ed arrivare ad una disciplina unica in tutti i paesi dell'UE. All'incontro hanno partecipato istituzioni ed operatori di settore. Il convegno ha permesso ai presenti di approfondire temi importanti come la regolamentazione del gioco on line, la tutela del consumatore, l'antiriciclaggio e il gioco responsabile. Tra gli interventi di maggior rilievo vi segnaliamo quelli di Mauro, Mochon, Schaldemose e Frosini.
Mario Mauro, in qualità di vice presidente del Parlamento Europeo, ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa: "La necessità impellente è quella di creare un'armonizzazione delle regole.
Propendere per una regolamentazione comune è importante, ma va valutato se lo si dovrà fare con regole dettate ai singoli stati o con autoregolamentazioni efficaci e non contrastanti. Certo, sull'on line va fatto senza dubbio qualcosa, delle regole sono necessarie.
Per il resto gli Stati membri che al momento presentano regolamentazioni serie ed affidabili, non dovranno abbandonarle del tutto. Va solo trovato il modo di armonizzarle". Per raggiungere questi obiettivi, Mauro, ha auspicato la nascita di intergruppo parlamentare europeo sul modello degli intergruppi alimentari che si sono occupati in questi anni di questioni come quote latte o vino. Questo gruppo di parlamentari europei dovrà provvedere, nel prossimo futuro, alla stesura di regole comuni in materia di gambling e gioco on line, valide per tutti gli Stati membri.
Il consigliere giuridico della Rappresentanza Francese Permanente presso l'Unione Europea, Jean Philippe Mochon, ha presentato ai convenuti i risultati di uno studio realizzato a livello europeo sulla regolamentazione del gioco. Dai dati presentati è emerso che la maggiore delle preoccupazioni, per gli addetti ai lavori, si concentri principalmente sulla tutela del giocatore e dell'ordine pubblico. Le priorità su cui intervenire, secondo Mochon, sarebbero principalmente di ordine pubblico. Gli Stati membri dovrebbero cooperare tra loro su questioni importanti come le regole nazionali e gli scambi interni, in modo da estendere gli obblighi di identificazione e di dichiarazione prevista dalla terza direttiva anti-riciclaggio (2005/06/CE).
Christel Schaldemose, eurodeputata e relatrice del rapporto sull'integrità del gioco on line, ha parlato dell'importanza della tassazione comune sui giochi a livello europeo. L'eurodeputata ha sottolineato, inoltre, l'urgenza di un intervento europeo sul gioco on line al fine di prevenire i rischi di dipendenza dei giocatori e tutelarli dalle frodi. Secondo la relatrice Schaldemose, la creazione di regole comuni sulla trasparenza nei mercati del gambling è divenuta indispensabile al fine di prevenire e combattere il riciclaggio di denaro: "Il gambling on line – ha spiegato – registra ogni giorno una progressiva crescita in termini di fatturato.
Il nostro obiettivo oggi è soprattutto quello di proteggere il giocatore. Per questo l'Europa chiede la collaborazione di tutti, dai parlamentari agli operatori, sia essi concessionari che privati, ai rappresentanti dei diversi Stati membri, ai rappresentanti dei consumatori, alle associazioni delle imprese, alle organizzazioni sportive, alle organizzazioni che si occupano di questioni legate al sociale, e anche ai media".
Anche Giuliano Frosini, european public affairs di Lottomatica, ha parlato dell'assoluta necessità di arrivare a breve ad una regolamentazione europea comune. Percorso non certo facile ma fondamentale per il futuro del settore. Frosini di Lottomatica ha, inoltre, posto l'accento sull'importanza della responsabilità sociale degli operatori: "Per quanto riguarda la responsabilità sociale è giusto sottolineare come Lottomatica sia l'unica azienda italiana ad aver presentato un bilancio sociale e le linee guida delle politiche di corporate social responsabilità".
Diverse le proposte presentate in sede europea. Rimaniamo in attesa di conoscerne gli sviluppi.