Il Co-fondatore della PartyGaming Anurag Dikshit Raggiunge Accordo con il Dipartimento di Giustizia Americano
Il co-fondatore della PartyGaming Anurag Dikshit ha accettato l'accordo proposto dal dipartimento di giustizia degli Stati Uniti lo scorso martedì. I termini dell'accordo prevedono l'ammissione di colpevolezza da parte di Dikshit che, davanti al giudice del Dipartimento di Giustizia Jed S. Rakoff, riconoscerà di aver infranto le leggi approvate nel pacchetto Wire Act del 1961 accettando, di conseguenza, di pagare agli Stati Uniti una multa da $300 milioni.
Dikshit, che continuerà a detenere il 27% della PartyGaming, ha già pagato la prima delle tre rate da $100 milioni. La seconda dovrà essere saldata entro tre mesi e la terza entro il Settembre 2009. Dikshit resta comunque soggetto ad una possibile sentenza d'incarcerazione fino a due anni, ma il giudizio è stato rinviato al 16 dicembre, 2010. Dikshit ha inoltre pagato una cauzione da $15 milioni assicurando, al contempo, la propria disponibilità a collaborare con le autorità americane per le successive indagini. Dikshit ha infine accettato di limitare i propri viaggi a India, Unione Europea e New York.
L'accordo è il primo nel quale gli Stati Uniti riescono a portare a termine con successo una minaccia di procedimento legale per infrazione del Wire Act per motivi non direttamente connessi alle scommesse sportive salvando così sia Dikshit sia le autorità USA dall'incertezza dell'esito di un processo.
Contemporaneamente, le azioni della PartyGaming hanno chiuso in positivo alla borsa di Londra poiché probabilmente gli azionisti hanno visto la mossa di Anurag quale reale compimento di quella fase finale delle trattative di cui si parlava negli annunci precedenti. Le azioni della Party sono comunque commerciate ad un valore di gran lunga inferiore a quello pre-UIGEA.