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I bizzarri dintorni del poker: Fiches art

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I bizzarri dintorni del poker: Fiches art 0001

C'è chi gioca a poker per passione, chi fa del poker la propria professione e c'è chi utilizza il poker come creazione. Girovagando alla ricerca di notizie sull'universo del poker, ci siano spinti a Bologna e abbiamo incontrato una ragazza che l'interesse per il poker lo esprime attraverso idee creative.

Si chiama Ludovica ed è propio questo nome Ludo a sancire l' atavico legame che ha con il gioco. Grafica di professione, artista di spirito, questa ragazza ha fatto dei simboli del poker una sua linea. Passa dalle magliette serigrafate alle tende pazientemente create di carte da poker, dalle spille alle distese di collane, orecchini e gravatte fatte di fiches. Ciò che lega tutti questi oggetti è l'amore per il poker. Il suo motto è: "Come quando fuori piove" e gli oggetti che nascono dalle sue mani, vengono creati con la tranquillità che governa in casa, nelle giornate di pioggia.

Si racconta Ludovica in un negozio bolognese dal nome bizzarro Fucktory, nella deliziosa via San Carlo. Il luogo, una Art gallery, ricorda i bizzarri shop londinesi o i second hand berlinesi, aria informale e calorosa accoglienza. I ragazzi che gestiscono il progetto, ci raccontano che tutto ciò che producono, lo assemblano con tessuti usati o vintage. Veri collage di stoffe colorate, merletti, pizzi che diventano abiti, maglie, gonne e pantaloni dalle forme più insolite. Ci chiediamo se siamo veramente a Bologna, ma lei romagnola di origine e bolognese di fatto, ci ricorda dove siamo, attraverso portachiavi di fiches, ornati da tortellini di cotone, anche questi rigorosamente creati con materiali usati.

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Infatti per Ludo, che ha decretato il suo marchio con that's amore, anche il rispetto per la natura, fa parte del suo stile di vita. I materiali che le servono per esprimere la sua passione per il poker, sono per lo più riciclati o riutilizzati. Si ingegna a scovarli nei mercatini dell'usato, non solo a Bologna. Ha iniziato per gioco, spinta da una fascinazione estetica per le fich e per i simboli. Mio nonno giocava a poker, dice, e io ricordo che rimanevo incantata a scorrere le carte, con le figure, regine e re e tutti i segni. Il poker è un gran gioco, fatto di testa e cuore. Bisogna saper blefare e avere la capacità di osare, trovare le occasioni giuste. Il gioco non è dissimile dalla vita.

Non mi è mai capitato di giocare a poker on line, continua Ludo, ho sempre pensato che ci volessero molti soldi in generale. Mi concedo qualche partita con gli amici, per il gusto del gioco. Ora che so che si può partecipare anche senza soldi, proverò a giocare anche on line.

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Se capitate a Bologna, se siete dei curiosi turisti fai da te e volete regalarvi qualcosa di desueto e autentico, non esitate a visitare i luoghi di Ludo: Star criss, Via Petroni 28/A, Va Pian Art bar, Via Santa Croce 16 e il già citato Fucktory del gruppo zero in Via San Carlo 25.

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