I Profili di PokerNews: Max Pescatori
È stato l'orgoglio nazionalista a portargli il soprannome. Max Pescatori era stanco delle persone che non capivano che era italiano quindi un giorno ha deciso di indossare la bandana con il rosso, bianco e verde della bandiera nazionale. Da quasi subito è stato soprannominato "The Italian Pirate" e l'etichetta è rimasta. A differenza di quanto accaduto a molti professionisti, a Pescatori piace il proprio soprannome e, anzi, si riconosce in esso come rivela un rapido sguardo al suo sito web carico di riferimenti a bucanieri e velieri Secenteschi. Pescatori è uno dei più divertenti professionisti del circuito—questa estate l'affabile trentasettenne si è presentato alle World Series of Poker con un braccio fasciato e legato al collo e sembra abbia raccontato ad ogni reporter una storia diversa su come si sia ferito (rissa in un bar è la versione raccontata a noi).
Max Pescatori è nato in quella che all'estero è conosciuta come capitale della moda italiana: Milano. Ha sempre avuto una grande passione per i giochi di carte e sin da ragazzino si è dedicato a partite di "scopa" con il padre. I due hanno partecipato ad un torneo di scopa quando Max aveva 11 anni e in quell'occasione ha concluso al secondo posto. Il trofeo portato a casa quel giorno sarebbe stato solo uno dei tanti vinti giocando a carte. Da teenager, Pescatori ha continuato a sviluppare le proprie capacità dedicandosi alle varianti coperte con cinque carte in partite con gli amici. Ha infine deciso di trasferirsi a Las Vegas nel 1994 per trovare maggiore azione.
Ventitreenne e solo nella grande America, Pescatori trovò un lavoro diurno nella Strip che gli permise di dedicarsi a partite di poker low-stakes durante la notte. La prima cardroom nella quale giocò con regolarità fu il Luxor. Qui praticava quasi esclusivamente lo stud. Ha presto scoperto anche l'hold'em comprendendone da subito le potenzialità. Ha quindi continuato a sviluppare le proprie competenze, si è costruito solide basi ed ha continuato a giocare low limits ancora per un paio di anni prima di decidere di portare il proprio gioco ad un altro livello. È in questo periodo che incontra Valter Farina, il solo italiano ad aver vinto un bracciale WSOP. Farina ha così iniziato a fare da mentore a Pescatori che nel 1999 è stato in grado di lasciare il proprio lavoro e dedicarsi al poker da professionista.
Nei primi tempi di professionismo a tempo pieno, Pescatori si guadagnava il pane ai cash games da $8-$16 e $15-$30 giocando limit hold'em. Passando a giocare nelle partite di medio livello a Las Vegas ha avuto la possibilità di conoscere altri professionisti e tra questi Evelyn Ng. L'Internet poker era in quel periodo agli albori e Pescatori è stato uno dei primi giocatori a guadagnarsi una partecipazione in un grande evento live per mezzo di un satellite online. Precisamente si qualificò per il WPT Aruba 2002. Non riuscì a guadagnare nulla in quel toreo ma ebbe modo di stringere amicizia con il concittadino Marco Traniello e sua moglie, la leggenda degli high-stakes cash game Jennifer Harman.
Fu la Harman a perfezionare l'educazione pokeristica di Pescatori e fu sempre lei ad incoraggiarlo a passare di livello provando le partite di limit hold'em da $80-$160 che si giocavano al Bellagio. Occasionalmente gli permetteva anche di starle alle spalle quando giocava il "Big Game." In queste occasioni la Harman mostrava a Pescatori le proprie carte personali in una vasta gamma di varianti di gioco dall'Omaha al triple draw. Nello stesso periodo Pescatori inizio anche a provare i primi tornei di basso livello ottenendo sei tavoli finali nel primo anno di gioco in una varietà di giochi tra i quali Omaha hi-lo, stud hi-lo e limit hold'em. Il suo primo trionfo in un torneo arrivò nel marzo 2003 quando vinse un evento di limit hold'em da $300 al World Poker Challenge di Reno. Il successo gli valse $24'000. Tre giorni più tardi avrebbe vinto il $300 Omaha Hi-Lo e altri $17'000. Concluse il 2003 con il raggiungimento di altri sei tavoli finali sempre continuando a dedicarsi con profitto ai cash games.
Nel 2004 Pescatori ha dato uno scossone al proprio curriculum torneistico. Oltre a due piazzamenti a premio nelle WSOP 2004 ha incassato anche $100'000 per aver vinto un torneo da $200 con rebuy durante il Legends of Poker 2004 del Bicycle Casinò di Los Angeles. Tornato a Vegas ha continuato a sfruttare il periodo positivo ottenendo una eccezionale serie di otto tavoli finali all'Ultimate Poker Challege del Plaza. La serie di tornei fu trasmessa dalla televisione nazionale e fu allora che il grande pubblico ebbe l'occasione di conoscere il Pirata Italiano.
Pescatori è andato a premio sei volte alle WSOP 2005 raggiungendo anche un tavolo finale al $2'000 Pot-Limit Omaha dove concluse al quinto posto. Si aggiudicò nello stesso anno anche due anelli del circuito WSOP grazie alle vittorie nel torneo $1'500 limit hold'em di Atlantic City e nel $2'000 NLHE di Las Vegas. Divenne un ospite fisso dei tornei di basso buy-in di Los Angeles e Las Vegas e tutti concordano nel confermare che Pescatori raggiunse 20 final tables nel solo 2005 arrivando ad accumulare oltre mezzo milione di vincite.
Max Pescatori avrebbe poi descritto il 9 luglio 2006 come il più bel giorno della propria vita. Non solo l'Italia vinceva in quella data il campionato del mondo, ma lui stesso coronava il sogno di una vita conquistando il suo primo bracciale delle World Series of Poker nel torneo $2'500 No-Limit Hold'em imponendosi su 1'290 avversari. Per Pescatori quella notte è arrivata la ricompensa per gli sforzi fatti negli anni precedenti e la vittoria gli valse $682'000. Da quel momento Pescatori ha deciso di concentrarsi principalmente sui tornei ottenendo altre tre piazzamenti a premio nelle WSOP 2007 e raggiungendo tavoli finali su tavoli finali in eventi di medio e alto livello. Tra gli highlight di Pescatori nei tornei del 2007 vi sono certamente la vittoria al Campionato Italiano di San Remo ed il tavolo finale dell'Aussie Millions.
Non è servito molto tempo a Pescatori per aggiungere un altro bracciale WSOP alla propria collezione. Il pirata italiano si è aggiudicato il $2'500 Pot-Limit Hold'em/Pot-Limit Omaha delle WSOP 2008 superando al tavolo finale avversari del calibro di Minh Ly ed Allen Cunningham. Quella vittoria ha contribuito per $246,000 alle sue vincite in carriera che ammontano a $2.4 milioni nei soli tornei - dato questo che lo mette al primo posto delle classifiche italiane di tutti i tempi.
Max Pescatori continua a vivere a Las Vegas e quando non viaggia per prendere parte agli eventi del circuito lo si incontra spesso ai tavoli di Full Tilt dove gioca come professionista sponsorizzato.