Poker Online: Chris Vaughn e Sorel 'Imper1um' Mizzi Raccontano- Parte 1
Prima del 21 Ottobre, Chris Vaughn era generalmente noto nel mondo del poker per il suo ruolo di Redattore per la rivista Bluff. Quella notte però, Vaughn ha vinto il torneo garantito da $1 Milione su Full Tilt con lo screen name 'BluffMagCV'. Una settimana dopo Vaughn ha ripetuto l'impresa vincendo (come 'SlippyJacks') il Sunday Million di PokerStars.
Prestazione che molti giocatori possono solo sognare se non che, pochi giorni dopo, si è iniziato a vociferare che quelle vittorie non erano proprio quello che sembravano poiché sembrava che il primo successo fosse scaturito dalla pratica illecita di 'account selling' ovvero la cessione del proprio account ad una stella del poker online nelle fasi finali di un torneo.
Questa pratica è emersa negli ultimi mesi, dopo che vari casi di account-selling sono stati discussi nei principali forum del poker. E' stato subito chiaro che una stella del poker, prendendo improvvisamente il posto dell'intestatario, può guadagnare un grosso margine di vantaggio sui giocatori restanti ignari del fatto che un nuovo ed estremamente forte giocatore, magari con uno stile di gioco radicalmente differente, abbia preso posto al tavolo.
Era davvero successo questo nel primo evento? Nessuno lo sa per certo, ma si è subito parlato della giovane stella del poker online Sorel 'Imper1um' Mizzi, un amico di Vaughn. E' stata subito avviata un'indagine sugli eventi del 21 ottobre e voci non ufficiali si sono subito diffuse in merito al ruolo di Mizzi.
Le voci sono rimaste tali solo fino a quando il secondo qualificato in quel 21 ottobre, Soren Kongsgaard, ha pubblicato online una dichiarazione nella quale affermava di aver ricevuto un'email da Full Tilt con la quale si confermava la squalifica dell'account di Vaughn. La lettera confermava che a Kongsgaard era stato assegnata la posizione di vincitore e che tutti gli altri a premio guadagnavano una posizione in classifica.
Costretti dall'evidenza e indotti dal crescente astio nei forum, Vaughn e Mizzi hanno contattato PokerNews per rendere pubblici gli eventi di quella notte. Vaughn e Mizzi hanno accettato di concederci una lunga intervista che riproponiamo qui in due parti per raccontare sia della cessione dell'account di Vaughn sia della pratica dell'account selling in generale.
John Caldwell: Chris, raccontami dov'eri durante la tua vittoria su Full Tilt. Da quando hai iniziato a ricevere comunicazioni, come hai reagito e cosa è successo dopo ciò?
Chris Vaughn: Oh, credo fosse circa... Penso fossero rimasti tre tavoli. Direi circa 24 persone. Avevo uno stack sotto la media – non ero uno degli short stacks – ma sicuramente sotto la media. Non ricordo l'ora e dettagli simili. Ricordo solo che iniziavo a vedere quei grandi numeri come primo secondo e terzo, capisci? Realisticamente, in un torneo di poker, devi arrivare davvero molto avanti per iniziare a puntare realisticamente a quelle cifre - e io ero sicuramente arrivato molto avanti. Me la stavo quindi giocando… per la situazione finanziaria in cui mi trovavo, come giornalista di 24 anni, i numeri si stavano facendo piuttosto grandi, capisci? Erano piuttosto impressionanti, così sono stato indotto a parlare con Sorel di questo.
JC: Allora Sorel ti ha chiamato ad un certo punto?
CV: No, no – no, quello che è inizialmente accaduto - credo che metà dei partecipanti fosse ad un certo punto stata disconnessa ed anche io iniziavo ad avere problemi sino a quando mi è stato dato il time out ed io lavoro a cinque minuti da dove vivo. Ho iniziato a pensare di guidare sino a lavoro perché li mi sento più a mio agio dato che gioco molto da lavoro - specialmente la domenica. Lui [Sorel] era una delle persone alle quali mi sarei fidato di dare la possibilità di giocare al posto mio mentre ero assente. E siccome eravamo collegati con un instant messenger gli ho scritto e si è presto iniziato a parlare di vedergli l'account anziché lasciarlo giocare solo per pochi minuti. La ragione per cui ho deciso di vendere l'account non aveva nulla a che vedere con la mia connessione. La ragione per cui l'ho inizialmente contattato era di certo quella della connessione, ma la decisone di vendere l'account è dovuta completamente a motivi finanziari.
JC: Allora è stata una questione finanziaria e siete arrivati ad accordarvi per vendere a Sorel l'account.
CV: Corretto.
JC: C'erano a quel punto 24 giocatori nel torneo a quel punto, e hai effettuato il log out.
CV: Gli ho dato la mia password e lui ha effettuato il log in.
JC: Giusto, così tu hai fatto log off dall'account e Sorel si è registrato con i tuoi dati. Sorel, è una cosa che fai spesso ed è parte del tuo piano di gioco? E' la prima volta che lo fai?
Sorel Mizzi: No, non sono un cheater; Non sono un multi-accounter. Ho agito elocemente e senza malizia e non intendevo danneggiare Chris e me, gli avversari o l'intera comunità del poker. E' stata cosa di una volta e chiaramente non ci ho pensato troppo ed è proprio questo il motivo per cui sono stato scoperto… loggandomi al suo account che veniva sicuramente monitorato. Voglio però chiarire che si è trattato di un incidente isolato e non è cosa che ho fatto in passato.
JC: Allora è in assoluto la prima volta che fai ciò – non hai mai comprato un account online in una fase avanzata di un torneo?
SM: Mai.
JC: ... E quindi ti sei registrato al posto suo?
SM: Esatto.
JC: C'è una sorta di associazione, diciamo così in mancanza di termini migliori, di giocatori online che cercano altri giocatori ancora in partita in fasi avanzate dei grandi tornei garantiti della domenica per comprarne gli account o assisterli per una parte del premio. Ed è questa una pratica diffusa – hai mai preso parte a questo genere di cose?
SM: Se ne parla molto nei forum – le persone vogliono credere al peggio – certo, ci sono molte cose che succedono a metà o alla fine dei grandi tornei con il coinvolgimento dei grandi giocatori e questa è una cosa che non potrà mai essere regolamentata. Questa cosa succede agli high limits così come nei low limits e non c'è assolutamente nulla che si possa fare.
JC: Allora, sapendo che queste cose succedono e che non c'è nulla da fare, sei stato coinvolto in questo tipo di attività in precedenza, magari sedendo alle spalle di un giocatore che si trova tra gli ultimi otto di un torneo o aiutandolo tramite Messenger o non è nel tuo stile?
SM: No, questo non è quello che intendevo, queste cose le faccio regolarmente. Sai, qualche volta le persone dopo una mano mi chiedono cosa avrebbero dovuto fare in quella situazione e io sono felice di rispondere. Sai, la principale ragione per cui ho fatto quello che ho fatto, non è solo per l'ovvio tornaconto, ma anche per il brivido di trovarmi così avanti in un torneo. Non arrivo spesso così avanti nei tornei della domenica e quando ho la possibilità di giocare in queste fasi finali è così emozionante per me non solo per il denaro in palio ma per il fatto che mi piace giocare. Di base è solo la passione per il poker. Ma per tornare alla domanda, non ho fatto nulla di simile in precedenza ma so che ci sono persone che lo fanno regolarmente perché non è contro le regole - se sia etico o no è un altro discorso e spetta al singolo individuo deciderlo.
JC: Bisogna specificare che qui stai parlando di [consigliare un altro giocatore senwa giocare al suo posto ndt.] e non del comprare gli account.
SM: Giusto.
JC: Se compri un account violi le regole.
SM: E' contro le regole effettuare il login nell'account di un altro ma, che io sappia, nei cinque o sei anni di vita del poker online, nessuno è stato penalizzato per questo tipo di attività. Pertanto non ci ho pensato troppo non credendo che potesse sollevare questo polverone o che se ne facesse questo....
JC: Dramma?
SM: Si esatto - è successo proprio questo ed è stato un vero shock per me, ma detto questo credo ancora di aver fatto una cosa sbagliata e ne sono disgustato.
JC: Quando il primo thread è venuto fuori con titoli tipo "Abbiamo sentito che CVBluffMag {l'account di Vaughn su Full Tilt} è stato rilevato da Sorel," o da altri simili, come ti sei sentito e cosa hai fatto?
SM: beh, in realtà non ho fatto nulla. Ho letto quel post una sera ma dovevo prendere un volo per Las Vegas il mattino seguente ed ho solo guardato la lista dei post che ammontavano già a 70 o 80 e ho lasciato che la cosa si evolvesse – Ho preferito lasciare parlare le persone piuttosto che mettermi io a raccontare quanto avevo fatto. Non credo che un forum pubblico sia l'ambiente adatto per parlare di questo tipo di cose. Ho preferito spiegare le cose tramite PokerNews per chiarire tutto in maniera professionale. Avevo in programma di mettere un commento la sera successiva ma per problemi con il volo ed ho posticipato la cosa. Poi vedendo come si stava evolvendo la discussione nel forum ho pensato di trattare la cosa in modo più professionale.
Continua...