WPT World Championship, Day 3: La Giornata dei Soldi
I brokers di Wall Street sarebbero elettrizzati dalla possibilità di investire $25'500 ed incassarne $46'410 tre giorni dopo; sarebbe un tasso fantastico. Ma questa è Las Vegas, non Wall Street. I professionisti del Poker non giocano per un guadagno dell'82% sul loro investimento; si tratta di tavoli finali, premi da millioni di dollari e titoli di campione.
Con 214 giocatori ancora in corsa nel Day 3, ed i migliori 100 che finiranno in the money, era chiaro sin dall'inizio che questa sarebbe stata la giornata dei soldi. La maggior parte dei giocatori avevano però gli occhi puntati sul tavolo finale di venerdì, nella quale i migliori tre si vedranno assegnati premi per oltre un milione di dollari. Sfortunatamente la maggior parte dei contendenti non arriverà così lontano. Il Day 3 è sembrato particolarmente particolarmente brutale. Considerate che:
Il Day 3 è cominciato con Martin de Knijff, che ha vinto questo evento nel 2004. Non è nemmeno arrivato a premio.
Il Day 3 è iniziato con Jamie Gold, l'attuale campione delle WSOP. Nemmeno lui è arrivato a premio.
Il Day 3 è iniziato con J.C. Tran, il giocatore più in forma del circuito mondiale. Non arrivato a premio.
Il Day 3 è iniziato con James Van Alstyne, che aveva qui raggiunto il tavolo finale lo scorso anno, finendo 5°. E' stato buttato fuori all'81° posto.
Il Day 3 è iniziato con sei donne — Jennifer Harman, Isabelle Mercier, Liz Lieu, Melissa Hayden, Erica Schoenberg, e la chipleader del Day 1 Anna Wroblewski. Nessuna di loro è sopravvissuta alla giornata e solo la Hayden (80° posto) e la Wroblewski (70° posto) hanno concluso in the money.
Questo è quanto succede quando si perde quasi il 75% dei giocatori.
Quando il gruppo si è ridotto a 103 giocatori, il gioco è passato al hand-for-hand. Il sempre divertente Humberto Brenes era in condizioni critiche con sole 11'000 chips, ma fortunatamente per lui, la money bubble è arrivata presto.
Sopravvivere sino ai posti pagati ha dato a Brenes nuova vita. Shortstacked per la maggior parte del torneo, Brenes ha raddoppiato un paio di volte riprendendo confidenza. Con oltre 100'000 chips, Brenes ha nuovamente provato l'all in dallo small blind con A♦Q♥ e Tom Pniak ha visto dal big blind con 10♦10♥. Il flop ha dato K♠Q♦6♣, e Brenes ha alzato le braccia al cielo gridando, "A queen! " questa esultanza è però stata presto spenta quando un 10♣ è stato dato al river. Brenes si è semplicemente congratulato con Pniak ed ha lasciato con un sorriso.
Entrati in bolla, il gruppo ha continuato comunque ad assottigliarsi a grande ritmo anche perché il 51° posto pagava come il 100°. Restavano 11 minuti nel livello 15 quando il gruppo era ormai a 54 giocatori ed il gioco è stato farmato per la redistribuzione su sei tavoli. A questo punto si avevano questi cinque 5 chipleaders (e alcuni nomi noti):
1. Phil Hellmuth – 1'827'000
2. Raymond Davis – 1'704'000
3. Loi Phan – 1'419'000
4. Kirk Morrison – 1'327'000
5. Roland de Wolfe – 1'287'000
8. Carlos Mortensen – 939'000
22. Scott Fischman – 617'000
23. Eric Hershler – 613'000
24. Paul Wasicka – 558'000
54. Patrik Antonius – 38'000
Phil Hellmuth aveva iniziato la giornata al secondo posto e si è sempre mantenuto nelle posizioni di testa. Se credete che questo abbia dato il buon umore a Hellmuth vi sbagliate. Dopo aver perso un piatto contro Shawn Buchanan, ha imprecato contro fans e compagni. Hellmuth aveva trovato una coppia di sei al flop ma Buchanan con una coppia di sette realizzata al turn ha vinto il piatto. Hellmuth sembrava infastidito dal rilancio di Buchanan preflop con K-7 che ha poi effettuato una continuation bet quando ha mancato il flop. "Come puoi bluffare 200'000 contro il migliore giocatore al mondo?" ha imprecato Hellmut mentre un altro giocatore difendeva Buchanan chiedendo, "Chi è che sta impilando le chips, Phil?"
Molta strada attende coloro che raggiungeranno il tavolo finale, non perdetevi tutti i nostri aggiornamenti!
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