La Francia Ostacola il Grand Prix de Paris del World Poker Tour
Se avevate in programma di giocare al Grand Prix championship event all'Aviation Club de France il 6 maggio, sappiate che è confermato, ci sarà. Se però speravate di arrivare al tavolo finale dell' WPT, quello trasmesso in televisione, allora siete sfortunati. La WPT ha ufficialmente annunciato ieri di non poter gestire la crescente opposizione delle autorità francesi al gioco e di non essere in grado di garantire la registrazione del torneo. Nel proprio annuncio, il WPT ha riaffermato la propria devozione verso l'Aviation Club nella speranza di poter presto riavere una tappa francese del WPT nel prossimo futuro.
La riluttanza della Francia per il poker televisivo comincia a sembrare un déjà vu. All'inizio di quest'anno l'European Poker Tour è stato costretto a cancellare il French Open di Deauville come "conseguenza diretta dell'intervento delle autorità francesi all'ultimo minuto." EPT e WPT hanno realizzato eventi di grande successo in Francia in passato ma le azioni di governo legate all'online gaming ed al poker hanno dato una svolta decisamente negativa per il settore.
Si è speculato sul fatto che l'EPT, sponsorizzato da Poker Stars, ed il WPT, che ha il suo sito siano entrati in conflitto con le restrittive leggi francesi sull'online gaming che proibiscono il gioco online e la pubblicità da parte di qualsiasi società di gioco che non sia quella dei monopoli di stato, la Francaise des Jeux e PMU. La Francia è diventata sempre più aggressiva con l'attuazione di leggi contro il gioco d'azzardo online. A settembre 2006, in Francia si sono verificati gli arresti di due dirigenti del bookmaker online Bwin. La PartyGaming si è ritirata dal mercato francese a febbraio quando è stata diffusa la notizia di un possibile interrogatorio al quale avrebbe dovuto essere sottoposto l'ex direttore esecutivo della 888. Lo scorso mese, un tribunale francese ha multato Patrick Partouche per 40'000 euro e la sua società, il Group Partouche, per 150'000 euro per aver violato le legi francesi in merito all'online gaming.
La Francia ha sicuramente dato un duro colpo al mercato del gioco online ma è sulla corte di giustizia europea che la maggior parte delle persone tengono gli occhi puntati. In una decisione del 2003, alla quale ora ci si riferisce come Gambelli ruling, la Corte di Giustizia Europea ha emesso un articolo che catalogava il gambling come servizio e che ne faceva quindi un bene soggetto alla libertà di offerta che caratterizza l'economia dell'unione. Sotto la minaccia dell'EU, la Francia dovrà concedere la fornitura di servizi per il gambling anche ai propri cittadini rinunciando ai monopoli di stato. A seguito degli arresti della Bwin, La commissione europea ha emesso una lettera formale indirizzata alla Francia per procedura d'infrazione dell'articolo 226 del trattato dell'Unione Europea.
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