La WPTE Interviene in Merito alla alla Nuova Legislazione
In una stranamente ottimistica dichiarazione in merito all'approvazione della legge americana sul trasferimento di denaro verso siti di gioco online (poker incluso), la World Poker Tour Enterprises ha reso nota la propria opinione sull'attuale situazione. Nel comunicato, la WPTE ha incoraggiato i giocatori di poker di tutto il mondo a guardare al brillante futuro del poker piuttosto che bloccarsi sui risvolti negativi dell'attuale legislazione.
Con l'approvazione del così detto "Unlawful Internet Gambling Enforcement Act" da parte del Congresso americano la scorsa settimana, "Il Dipartimento di Giustizia ha chiaramente esposto la propria convinzione secondo la quale il gioco online deve essere considerato illegale negli Stati Uniti e noi adatteremo, come sempre, la nostra attività in conformità a quanto sancito," ha detto Adam Pliska, Legale della WPTE. "Questa legge mette chiarezza e rende possibile lo sviluppo di un processo su basi certe."
Anche Steve Lipscomb ha reso nota la propria fiduciosa prospettiva affermando che "quello per il poker è un amore ampiamente diffuso e la re-invenzione del poker come sport televisivo ha fortemente contribuito allo sviluppo di un fenomeno il cui futuro non potrà essere che di maggiore espansione. La WPTE continuerà ad impegnarsi per promuovere la crescita del mercato nazionale del poker per mezzo dei canali tradizionali quali la diffusione di prodotti, le sponsorizzazioni e la realizzazione di eventi."
Anche se la WPTE non sarà colpita direttamente dall'attuale legislazione (i suoi siti di poker hanno sempre rifiutato giocatori americani nonostante sia essa stessa un compagnia americana), l'ottimismo che appare dalle dichiarazioni è, come minimo, strano. Parte del movimento che ha portato a questa grande espansione del poker è proprio quello legato al poker online. Qualunque persona che solitamente giocherebbe a poche solo due volte all'anno nei casinò, potrebbe giocare ogni giorno in qualunque luogo sfruttando i siti online. Questa possibilità ha permesso non solo di ampliare il numero di utenti ma ha anche creato una base di giocatori esperti molto attivi anche offline.
Un ulteriore fattore da considerare su questo fronte è l'effetto che la perdita di satelliti online potrebbe produrre sui futuri eventi live. Sia il World Poker Tour sia le World Series of Poker hanno visto il boom di partecipanti proprio grazie ai giocatori provenienti dagli economici tornei online. Nel 2005, dei 5619 giocatori scesi in campo per il Championship Event delle World Series, la sola PokerStars ne aveva portato quasi il 20%. Lo storico del poker, Nolan Dalla, ha enfatizzato questo aspetto discutendo le possibili conseguenze indirette della legislazione sul mercato online ed ha tristemente constatato che la partecipazione ai tornei live è destinata a precipitare se i satelliti saranno eliminati.
Anche se molti potrebbero ritenere positivo l'abbandono dei casinò da parte delle masse di giocatori online, è quanto mai verosimile che il poker possa ritornare ad essere un passatempo destinato ai soli ricchi (e solo in qualche caso ai migliori). La possibilità di vedere uno dei qualificati online sconfiggere i migliori al mondo (come ha fatto all'inizio della propria carriera Chris Moneymaker irrompendo alle WSOP 2003) scomparirà per sempre e gli quali dovranno sbranarsi uno con l'altro. E' quanto mai probabile che il costante incremento di giocatori e giro d'affari che siamo soliti si trasformi presto in una rapida caduta che riporterà il modo del poker ai livelli "pre-internet", quando ai tornei partecipavano non i migliori ma i più ricchi.
Anche se si stima che ci siano 50 milioni di giocatori di poker solo negli Stati Uniti e i casinò stiano aggiungendo sale da poker a destra e a sinistra, la maggior parte degli utenti non si trova a meno di due ore di viaggio da uno di questi posti. Fatto che rende indispensabile il ricorso al gioco online.
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