Andreas Torbergsen ha aperto con un rilancio a 2,200 trovando tre call incluso Mel Judah.
Flop e Torbergsen punta 3,800. Judah chiama e gli altri due foldano.
Il turn porta un e Torbergsen fa check su Judah il quale spara un bet sostanzioso da 12,000. "Reeeeaallllyyy?" ha detto Torbergsen contando i resti del suo stack. E' bizzarro che Judah abbia deciso di allacciarsi le scarpe proprio ora, mentre Torbergsen stava pensando a cosa fare. Alla fine comunque folda e Judah mentre raccoglie il piatto dice "Te le dico dopo" .
Judah ora siede con circa 70,000 mentre Torbergsen è scivolato a 26,000.
La svedese Sandra Edlund, ex dealer sponsorizzata da T6 Poker, potrebbe essere nuova ai tornei di poker high stakes, ma intanto è da due giorni che sta giocando e già si sta creando un suo nuovo fan club. Ha appena vinto un piatto che le ha permesso un quasi totale double up.
In seguito ad un all in di 6,500 dell'avversario seduto alla sua destra, Sandra ha chiamato, rimanendo con poche migliaia. L'azione è passata poi fino a Marcel Luske nel big blind che sembrava volesse entrare nel piatto, ma alla fine ha lasciato che Edlund e l'avversario se la giocassero fra loro due.
Allo showdown, l'avversario mostra , dicendo, "Non è molto, ma non ho molte chips." Edlund quindi ha sorriso, sapendo di essere messa bene con i suoi jacks. "Ah, ovviamente lei ha una big pair," ha detto l'avversario.
Sul board scendono e Sandra si aggiudica il piatto, mentre un piccolo boato nelle vicinanze festeggia la nuova giocatrice.
Sandra ora ha poco meno di 20,000 chips e un pò di fiducia ritrovata.
Joe Hachem ha preso il controllo del suo tavolo, eliminando di recente un altro giocatore e rilanciando la maggior parte dei piatti mentre gli short stacks aspettano una premium hand. Hachem ha passato lo scoglio dei cento e ora con 115,000 chips è tra i chip leaders.
Al suo tavolo siede anche la montagna-uomo Ed de Haas anche lui con una montagna di chips, circa 75,000.
Daniel Negreanu controrilancia il bet di un avversario di 2,200 a 7,400, trovandosi di fronte ad un rilancio all in. Negreanu fa un insta-call girando contento di trovarsi contro 10-10. Il flop tuttavia è un brutale , che chiude il set all'avversario. Il turn è un , che porta qualche out per un gutshot straight draw e un flush draw, ma il non è di nessun aiuto per Kid Poker che abbandona la sala.
Kravchenko apre con un rilancio e Luis Sevilla controrilancia. Il russo va all in per le sue rimanenti 21,500 e Sevilla effettua il call. Sevilla gira mentre Kravchenko mostra . Sul board scendono e Kravchenko raddoppia, aumentando il suo stack a 46,000. Sevilla ha ancora molte chips, circa 125,000.
Il pro norvegese Johnny Lodden ha appena vinto un monster pot con coppia d'assi contro KK dell'avversario diventando il nuovo chipleader. Lodden e il suo avversario hanno visto un flop con , culminato nella chiamata di Lodden sull'all-in dell'avversario. Turn e river e Lodden vince un piatto dal valore di 50,000 chips.
Johnny ha eliminato già due giocatori e non da segni di voler rallentare.
Henrik Gwinner è appena stato spostato ad un tavolo duro in cui sono presenti Barry Greenstein, Sorel Mizzi e Antonio Esfandiari.
Arrivato al tavolo ha commentato "Sembra il gruppo degli high stakes!" prima di chiedere a Esfandiari "Quante chips hai?".
"Nonabbastanza" ha replicato Antonio.
Gwinner ha quindi ricordato una mano dalla quale ha ricavato una grossa porzione del suo attuale stack da 62,000 chip. "Avevo un set di assi contro un set di otto e le chips sono finite tutte nel mezzo" ha detto Gwinner.
"Quindi avevi solo 43 out?" ha risposto scherzosamente Antonio.
E' certo che questo tavolo produrrà molto divertimento e azione nel corso della giornata