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Texas Hold'Em: Come passare da Limit a No Limit - Prima Parte

Jonathan Zaun
Jonathan Zaun
6 min read
LHE vs NLHE

[Questo è il primo di una serie di tre articoli dedicati ai giocatori principianti interessanti a provare il No Limit Hold'em low stake dopo aver cominciato a giocare nel Fixed Limit Hold'em low stake.]

Ad una prima occhiata, la classica sala da poker live ricca di tavoli di Texas Hold'em appare sempre piena di persone che praticano lo stesso gioco: si ricevono due carte, si punta, c'è il board, si punta ancora e si vede chi vince. Se non fosse per le chip di colore diverso utilizzate ai tavoli, un osservatore non informato non sospetterebbe mai che non si tratta sempre dello stesso gioco.

In realtà, c'è una bella differenza tra le versioni fixed limit e no limit dell'hold'em: a cambiare letteralmente ogni aspetto del gioco entra in ballo l'abilità di ciascun giocatore nelle fasi di puntata.

I principianti spesso cominciano dalle partite limit low stake (da $2/4 o $3/6, che si possono trovare anche in molte poker room terrestri) prima di tentare la sorte ai tavoli del NLHE. In effetti, giocare il LHE non è una cattiva idea per chi si affaccia alla scena del poker live.

Considerato che alcuni di questi nuovi giocatori, a un certo punto della loro carriera, vorranno passare dal fixed limit al no limit hold'em, questa serie formata da tre articoli vuole facilitare questo passaggio sottolineando alcune delle considerazioni più importanti che i giocatori di LHE devono fare prima di sedersi ai tavoli del NLHE. Oggi partiremo stabilendo alcune delle caratteristiche delle più comuni partite di LHE low stake, preparandoci al netto contrasto con quelle di NLHE di cui parleremo nella seconda e nella terza parte.

Chi va Piano va Sano e va Lontano

Se il no limit hold'em è "la Cadillac del poker", come disse una volta Doyle Brunson, il limit hold'em è indubbiamente la Volkswagen. Il gioco si sviluppa ad un ritmo prevedibile, con puntate limitate e predeterminate durante tutta la mano,e come le vecchie Volkswagen è creato per durare tanto tempo.

Nella nostra analisi, esamineremo una tipica partita fixed limit $3/$6, che si può trovare in molte poker room. Occorre sapere, tuttavia, che spesso si possono trovare partite limit a stake più bassi (tipo $2/$) ma che ci sono limiti che salgono anche da $4/$8 a $5/$10 e così via.

Quando vi sedete in una partita da $3/$6, ricevete principalmente chip da $1 (spesso blu), dato che lo stack di partenza standard è di $100. Ci potranno essere anche alcune chip da $5 (spesso rosse).

Mentre la scelta dello stack di partenza nel NLHE è molto importante (ne parleremo più avanti), ai livelli più bassi di LHE non conta molto il numero di gettoni con cui cominciate: basta averne a sufficienza per arrivare fino in fondo in qualche mano. Normalmente in una partita da $3/$6 si comincia con $100, anche se è possibile partire con di più di meno, e potete sempre acquistare altre chip una volta terminata la mano.

Dato che le puntate sono fisse i giocatori sono costretti a puntare o rilanciare a incrementi di $3 prima del flop e al flop, e di $6 al turn e al river. Non ci sono puntate o rilanci "all in" (a meno che un giocatore abbia talmente poche chip da andare all in entro i limiti della puntata richiesta), né i "big stack" possono mettere pressione agli "short stack" con grossi raise, come succede nel NLHE. Infine, il limite alle puntate nel LHE non permette neppure grossi margini di bluff o di floating, cosa che rende il possesso di uno stack grosso un bel vantaggio nel NLHE.

Call, Call e ancora Call

Dopo che il dealer ha distribuito a ciascun giocatore la propria mano, e che small blind ($1) e big blind ($3) sono sul tavolo, l'action nel LHE è spesso regolare. Non ci sono grosse pause per prendere decisioni importanti, come avviene nelle partite NLHE: i giocatori tendono ad agire velocemente, spesso telegrafando le proprie giocate chiamando o foldando non appena tocca a loro.

Sapendo che il flop costerà solo $3, o solo $6 se qualcuno rilancia, la fase pre-flop nel LHE è molto sbrigativa. Con una mano decente (due carte alte, suited connector, o la vostra mano preferita) si entra nel piatto: non è strano vedere nelle partite di LHE low stake 5 o 7 giocatori arrivare al flop.

Un altro fenomeno delle partite LHE low stake è quello che io definisco "l'effetto pecora", dato che i giocatori di solito seguono ciò che ha fatto chi li ha preceduti. Se il primo giocatore nel piatto fa limp per $3, potete aspettarvi un lancio di chip nel piatto manco fossero confetti; ma quando un rilancio d'apertura provoca il primo fold, gli altri giocatori di solito si adeguano.

Il Limite è il Cielo

Chi ha già testato la struttura a volte innaturale del gioco del LHE spesso comincia ad anticipare come si svilupperanno certe mani- previsioni che possono essere usate per ottenere un vantaggio sugli avversari, che stanno giocando col pilota automatico. Un esempio tipico di questa idea capita quando floppate una mano a progetto: sapere come manipolare le tendenze del vostro avversario può darvi l'opportunità di vedere turn e river spendendo il meno possibile.

Considerate questo esempio. Avete A5 e siete sul bottone, in una mano che al flop vede quattro giocatori. Il dealer gira KJ4 sul tavolo e voi avete il progetto di colore nut. Dopo che un avversario punta ovviamente $3, e gli altri fanno call (cosa abbastanza normale nella maggior parte dei piatti di LHE), potete ora sfruttare la struttura prevedibile del gioco a vostro vantaggio. Rilanciando a $6 in semi-bluff, potete prendere il controllo della mano con una sola puntata. I vostri avversari probabilmente chiameranno o folderanno, cosa che ci porta al turn.

Una mano a progetto come il vostro colore nut ovviamente è più forte quando potete vedere due carte invece di una. Rilanciando a $6 al flop, pur senza avere un punto, avete effettivamente messo in scacco le mani dei vostri avversari, che giustamente esiteranno nel piazzare un'altra continuation bet, temendo un ennesimo rilanci. Il considerevole salto nella puntata (che si raddoppia da $3 a $6) rende molti giocatori di LHE low stake un po' più prudenti al turn e al river: quindi il vostro raise a $6 al flop darà a questi giocatori qualcosa su cui riflettere.

Quindi, se il turn non completa il vostro colore e i vostri avversari fanno check fino a voi, che siete di bottone, potrete fare altrettanto e vedere una carta gratis al river. Così avrete visto due community card spendendo meno di quanto avreste fatto in caso aveste dovuto chiamare al flop e al turn: vi sarete concessi,così, la possibilità di ottenere un ritorno significativo sul vostro investimento, qualora si completasse il progetto.

Gli Unici Limiti Sono Quelli Che vi Date voi Stessi

Mentre gli stake più alti di LHE possono esigere un livello di abilità e di strategia simile al gioco del NLHE, ai tavoli $3/$6 spesso son molto basilari in termini di mosse che si possono fare e che i vostri avversari possono fare. Nonostante ciò, c'è spazio per un po' di gioco creativo, come illustrato nell'esempio precedente, e il LHE può essere una buona base per guadagnare esperienza nel poker.

In ogni caso, se avete in mente di passare dal LHE al NLHE, è essenziale evitare quella mentalità da "pilota automatico" che può entrare facilmente durante una lunga sessione di fixed limit hold'em. Imparare lezioni una puntata alla volta può essere un processo di apprendimento molto lento, ma rimanendo in allerta a caccia di situazioni dove sviluppare un po' di strategia è l'ideale per porre le basi di una transizione di successo nella terra del no limit.

La prossima volta parleremo di alcune sfumature del gioco LHE rispetto al NLHE e di alcune delle differenze importanti che occorre aspettarsi quando si effettua la transizione dalla prima alla seconda variante.

Photo: Robert Woolley.

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