Strategia nel Podcast di Kristy: Olivier Busquet e le Posizioni Difficili
Olivier Busquet, noto online anche come "livb", ha perfezionato le proprie competenze pokeristiche ottenendo grandi successi nei sit-n-go online. Vanta inoltre svariati risultati nei tornei di poker dal vivo tra i quali spicca una vittoria nel World Poker Tour Borgata Poker Open 2009. Le vincite ottenute nei tornei live superano i $2.4 milioni.
Per questa edizione di Strategy with Kristy, Busquet risponde alle domande sottoposte dagli ascoltatori e ci spiega i suoi processi mentali in alcune situazioni difficili contro avversari loose-aggressive di buon livello.
Ecco un estratto dell’intervista:
Supponiamo tu abbia una coppia di queens e decida di rilanciare da middle position. Un giocatore loose-aggressive decide di chiamarti in posizione e tu disponi di 200 big blinds. Il flop da nove-otto-sette con un progetto di colore. Tu giochi una continuation bet [c-bet], ed il tuo avversario rilancia. Ti trovi così ad essere fuori posizione contro un bravo giocatore. Sembra che potresti lasciare il punto vincente con il bet-fold della tua overpair. Allo stesso tempo però, il tuo avversario renderà il resto della mano estremamente difficile se chiami. Quale ragionamento segui in questa difficile situazione?
Quello che molti giocatori devono capire è che la definizione di posizione difficile è legata al fatto di trovarsi in una situazione che non permette risposte nette e definitive. Qui siamo senza dubbio in una posizione difficile perché non sappiamo cosa fare. Si potrebbe pensare "Oh devo chiamare, ho una coppia di queens." Non è però così facile qui. Foldare non è sempre una brutta giocata.
Cosa fai se hai il set migliore? O quando chiusi una scala al flop? O quando hai queen-dieci con un progetto di colore nella stessa situazione? Se è uno che rilancia molto su un board del genere, allora è possibile guadagnare anche belle cifre. Va bene, dal punto di vista del range, foldare le tue mani marginali. Ad essere onesti, anche se è un’overpair, queens in questa situazione, su questo board, è una mano marginale.
È il tipo di board, a seconda dell’avversario, il parametro che definisce il senso della nostra c-bet e la gamma di mani con la quale la possiamo fare - sempre tenendo conto dell’aggressività dell’avversario. Non si dovrebbe giocare in c-betting il nostro intero range su quel board se si ritiene l’avversario possa rilanciare leggero in questa situazione.
Ci sono però alcuni bravi giocatori aggressivi che interpretano quel board come davvero minaccioso e quindi non rilanciano la nostra c-bet con mani che non sono davvero forti o che non hanno elevata equità. Da questo punto di vista, si potrebbe provare a puntare frequentemente su questo tipo di flop. Quindi dipende ancora una volta dal modo di giocare dell’avversario.
Se il vostro avversario sta cercando di darci la convinzione che abbia avariate possibili mani perché sa di poter rappresentare decine di mani sapendo che voi non potete continuare senza una mano forte, allora bisognerebbe giocare un po’ più chiusi e restringere la gamma di mani per il c-bet. Credo comunque che foldare in questa posizione sia perfettamente ragionevole e probabilmente la migliore giocata.
Se avessi avuto una coppia di jacks, sarei stato probabilmente più propenso a chiamare di quanto lo sono con due queens. Questo è ovvio ma per essere chiari, in quella situazione si potrebbe sperare anche per una scala ad incastro che potrebbe battere anche un buon punto dell’avversario. D’altro canto lui potrebbe avere un sei ma le possibilità che abbia jack-dieci sarebbero inferiori. È semplicemente una mano molto migliore in quella situazione perché ha maggiori possibilità di migliorare e riduce il range delle mani dell’avversario. Due queens su un board del genere non sono un buon punto. Foldare è probabilmente la giocata migliore.