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Le Basi del Poker: i Tornei Turbo

Neil Gibson
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Beto10
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3 min read
Dominik Nitsche

Ogni settimana, la rubrica Le Basi del Poker si occupa di un particolare termine pokeristico. Vi offriremo una definizione chiara del termine e un esempio del concetto strategico a cui si riferisce, in modo che possiate cominciare ad utilizzare tale termine e a implementare la strategia collegata nel vostro gioco. Questa settimana ci concentriamo sui tornei turbo.

Definizione

Un torneo "turbo" ha una struttura più veloce del normale, nella quale i bui e le ante aumentano ad un ritmo più rapido del solito e i livelli spesso hanno una durata più breve. I tornei turbo sono popolari in particolare nel poker online, anche se molti tornei live sviluppano strutture in stile "turbo" (specialmente negli eventi dal buy-in basso).

Esempi

Le World Series of Poker 2015 che cominciano tra meno di dieci giorni hanno un paio di tornei turbo da due giorni in programma: l'Evento #18: $1.000 Turbo Texas Hold’em (No-Limit) e l'Event #56: $5,000 Turbo Texas Hold’em (No-Limit), ciascuno dei quali prevede livelli da 30 minuti nel Day 1 e da 40 nel Day 2, invece dei 60 minuti della maggior parte dei tornei non turbo.

Anche il festival dell'EPT Grand Final by PokerStars e Monte-Carlo®Casino , conclusosi da poco, ha offerto parecchi tornei turbo, con livelli da 15 minuti (rispetto ad altri eventi con livelli da 30 a 90 minuti) e quattro tornei "hyper turbo" con livelli da 10 minuti.

Online - per esempio su PokerStars - i tornei non turbo di solito hanno livelli da 10 o 15 minuti (o più), mentre i tornei turbo tipicamente prevedono livelli da 5 minuti, con gli hyper turbo che hanno livelli da solo 3 minuti, dove bui e ante aumentano in maniera ancora più rapida.

Considerazioni Strategiche

I tornei turbo sono strutturati per durare meno dei normali tornei, una caratteristica che li rende popolari tra molti giocatori. Ad ogni modo, per poter finire più rapidamente, spesso il format impone ai giocatori di giocare relativamente short-stack per una buona parte del torneo (eccezion fatta per i primi livelli), cosa che spesso si traduce in più all-in pre-flop e meno gioco post-flop, specialmente nelle fasi avanzate.

Detto questo, i tornei turbo richiedono - e premiano - comunque molte delle stesse skill degli altri tornei, come ad esempio buona scelta delle starting hand, compresione ed uso della posizione, intelligenza nella dimensione delle puntate e capacità di leggere e rispondere agli stili di gioco degli avversari. Anche la pazienza può essere importante nei tornei turbo, solo che spesso si avrà meno tempo per attendere le mani migliori o gli spot più favorevoli, rispetto a quanto accade nei tornei normali.

I primi livelli di un torneo turbo possono essere approcciati nello stesso modo di un torneo normale, dato che gli stack di solito sono ugualmente deep all'inizio. Ma non aspettate troppo prima di entrare in gioco, e siate pronti ad ampliare il vostro range di mani dopo i primissimi livelli, quando si tratta di aprire rilanciando, controrilanciare e difendere i bui. Fate molta attenzione ai cambiamenti di livelli e al rapido mutare della dimensione degli stack, dato che fare pressione sugli short stack diventa un tema strategico comune, una volta che i tornei entrano nella fase intermedia e si avvicina la bolla.

Guardare e Imparare

In prossimità della fine dell'EPT Grand Final 2015, il nostro Remko Rinkema ha avuto l'opportunità di parlare con Dominik Nitsche, tre volte vincitore di un braccialetto WSOP, poco dopo il suo secondo posto a Monaco nell'evento da €5.000 Turbo di NLHE.

Nitsche parla di alcuni dei lati positivi di un torneo turbo, del tipo di field che tende ad attirare e del perché ama questo genere di eventi. Date un'occhiata:

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