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Floppare il Top Set con Erick Lindgren

Erick Lindgren
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Il Team Full Tilt Pro Erick Lindgren discute una mano di $100/$200 no-limit hold'em contro Patrik Antonius a Poker after Dark.

Voglio analizzare una mano che ho giocato l’anno scorso a Poker after Dark. Si trattava di un tavolo six-handed dove giocavano Howard Lederer, Patrik Antonius, ed altri tre ragazzi UFC che erano di base degli amatori.

Howard apre a $600. Io ho i dieci rossi e decido di chiamare soltanto il rilancio. Lo avevo three-bettato molto prendendo e basta, quindi ho deciso di cambiare le cose. Anche Patrick chiama da big blind ed è un buon flop per me, perché prendo il top set quando il flop serve 6108.

Penso, "Come faccio a ottenere più soldi e proteggere la mia mano?" Punto 1,100 e credo avrei dovuto puntare un po’ di più, ripensandoci. Ma è risultato essere perfetto perché Patrick aveva una coppia di otto e un progetto di colore con Q8 e non poteva davvero passare. Deve vedere un'altra carta e chiama. Lui vi direbbe che questo non è un grande call, ma è piuttosto standard. Lui non può lasciarmi rubare il piatto al flop.

Una carta davvero buona scende al turn, il J. Non ho ragioni per pensare di essere battuto qui. La mia puntata è piuttosto alta, 2,600, appena sotto la size del piatto. Credo che avrei potuto puntare la size del piatto, il che sarebbe stata una puntata migliore. Quindi Patrick ha un progetto di colore, una coppia ed ha appena preso un progetto di scala. La sua mano potrebbe essere buona, ma se non è buona, ha gli outs.

Il river ha portato una di quelle carte che sembra avrei potuto prendere dalla mia tasca e mettere lì. L’8 gli da ora tre otto e io penso “Quanto posso puntare da sembrare abbastanza sospetto e farlo chiamare?”

Punto 5,800 e poi mi metto in modalità “Sono colpevole, ho la faccia di chi bluffa,” che però Patrik legge bene. Patrik sa che non può vincere questa mano, ma fa lo stesso call. È veramente insolito per Patrik. Quando vedo l’espressione della sua faccia, so che lui sa che ce l’ho. Credo che stia per foldare, e penso “Ho puntato troppo o troppo poco,” e mi sono sentito come se avessi fatto un errore a proposito. Alla fine è stato l’ammontare giusto. È stato abbastanza basso per non farlo passare e dopo qualche altra riflessione e qualche altra sensazione che doveva foldare, lui non può passare e chiama.

Stavo provando a sembrare un poco nervoso e giocare con le parole. È uno di quei momenti in cui ti comporti diversamente ogni volta e speri che funzioni. È stato per me un grande inizio prendendo chips al giocatore più forte al tavolo.

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