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Quando lo Short Stack va All-In: Che Fare?

Jonathan Little
Jonathan Little
Beto10
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2 min read
Quando lo Short Stack va All-In: Che Fare?

Oggi voglio parlarvi di una mano ideale per discutere della strategia short-stack in un torneo di poker. In questa mano, ci troviamo ad affrontare un all-in da parte di un giocatore short stack e dobbiamo decidere se vogliamo chiamare oppure no.

Stiamo giocando un torneo da $1.000 delle World Series of Poker, i bui sono 100/200 e tutti foldano fino al bottone, che con 3.500 (meno di 18 grandi bui) decide di mandare la vasca.

Io sono di small blind con A9 e ho uno stack di partenza da 8.000 gettoni. Il big blind, infine, ha uno stack simile a quello del bottone.

Nel video qui sotto, mi prendo un po' di tempo per stimare il range del bottone e in che modo A-9 se la gioca con le mani di quel range.

Vi lascio ascoltare la discussione e vedere cosa ho deciso di fare. Ma prima, che cosa ne pensate? Con A-9 fareste call o fold?

Date un'occhiata:

Alla fine, in base ai calcoli, spesso con A-9 me la gioco o alla pari o sono in netto vantaggio, quindi chiamare è la mossa corretta.

È sempre importante valutare con precisione il range altrui e chiamare di conseguenza. Considerate quali mani dominate e quali no. Se gran parte del range dell'avversario vi domina, foldate, ma se siete voi a dominare la maggior parte del range di oppo, allora fate call.

Jonathan Little è un giocatore di poker professionista e autore, che nei tornei live ha vinto oltre $6.900.000. Ogni settimana scrive sul suo blog e produce un podcast all'indirizzo JonathanLittlePoker.com. Potete seguirlo anche su Twitter @JonathanLittle.

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