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La Cold Four Bet: Come Farla, Quando Farla

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Mo Nuwwarah
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Beto10
3 min read
Tim Woodson

Guadagnarmi da vivere seguendo per lavoro i tornei di poker live mi dà l'opportunità di assistere a migliaia di mani, molte delle quali offrono consigli interessanti e potenzialmente efficaci su come ragionano i giocatori, sia professionisti che amatoriali. In questa serie parlerò di mani alle quali ho assistito durante i tornei, cercando di trarne qualcosa di utile.

Lo Scenario

Lo scenario di questa settimana mi sta a cuore, perché la mano è tratta dal RunGood Poker Series Council Bluffs dell'Horseshoe Casino. È il primo posto in cui io abbia mai giocato legalmente a poker live e lo considero il mio casinò "di casa".

Il Main Event delle RunGood Poker Series sta per finire. Il primo posto da $34.267 e un pacchetto da $2.000 per il RunGood Cup Championship di New Orleans si avvicina, visto che sono rimasti solo in 11. I prossimi due eliminati riceveranno $2.830, ma è una specie di bolla visto che i nove finalisti otterranno tutti un pacchetto per l'evento di cui sopra.

L'Action

Il livello 19 (6.000/12.000/2.000) è appena iniziato. Matt Sztamburski ha messo il turbo, accumulando uno stack di circa 900.000 chip, lasciando il giocatore a lui più vicino a soli 550.000 gettoni.

Sztamburski sta usando la sua chip lead per aggredire pre-flop e in questa mano non si ferma, rilanciando a 26.000. Mike Henrich, che ha uno stack di poco superiore a 400.000 e si trova sullo small blind, controrilancia a 65.000. Il big blind Tim Woodson (nella foto) decide di mandare la vasca per 277.000. Sztamburski folda ed Henrich lo segue gettando le carte nel muck, dopo averci pensato un po'.

Mentre il piatto gli viene attribuito, Woodson mostra la sua mano: J10.

Concetti e Analisi

Oggi tutti sanno che se devi entrare in un piatto è meglio farlo rilanciando, così da avere la possibilità di rappresentare una mano forte e potenzialmente rubare i bui e le ante, invece di mostrare debolezza e lasciare che gli altri giocatori possano farci pressione.

Ovviamente questo ha creato una cultura del rilancio pre-flop che domina il gioco e diminuisce il numero di board visti nelle fasi avanzate di un torneo. Spesso il raiser iniziale non ottiene molto rispetto. Ci vuole una three-bet o una four-bet prima che qualcuno inizi a credere che avete davvero una bella mano.

In una guerra di rilanci pre-flop da late position, andare all-in dopo un giocatore che ha piazzato una three-bet, tramite una four-bet in bluff, è una giocata piuttosto comune. Ma che dire di una cold four-bet dopo che un giocatore ha aperto e un altro ha controrilanciato? Questi rilanci tendono ad ottenere molto più rispetto, dato che le persone si rendono conto che un raise del genere sta affrontando due giocatori che hanno dimostrato forza, non solo uno, quindi la possibilità di incappare in una mano forte è più alta.

Matt Sztamburski e Mike Henrich
La cold four-bet di Woodson ha fatto foldare sia Matt Sztamburski (a sinistra) sia Mike Henrich (a destra)

In questa mano, Woodson ha colto l'opportunità di rappresentare tanta forza in una situazione in cui entrambi i suoi avversari stavano cercando di fare i furbetti. Sztmburski era il chip leader e stava aprendo con un range molto ampio. Henrich probabilmente lo aveva notato ed era pronto ad andargli sopra con tutte le mani solide.

Inoltre, lo stack di Woodson, sebbene non enorme, era sufficiente a mettere nei guai Henrich qualora questi gli avesse permesso un raddoppio. Persino la chip lead di Sztamburski sarebbe stata ridotta di circa un terzo, un risultato che sicuramente avrebbe preferito evitare.

Infine, nessun altro giocatore attivo poteva avere una mano forte, visto che Woodson era sul big blind. Inoltre, nel caso avesse trovato contro una man forte, Woodson avrebbe avuto comunque una mano ragionevole che gli avrebbe concesso più di una possibilità, rispetto a una mano spazzatura.

L'uso ardito e perfettamente a tempo della cold four-bet non ha permesso a Woodson di spingersi molto oltre il torneo, anche se è riuscito a sopravvivere fino al tavolo finale, dove è uscito al 9° posto. Nonostante ciò, dalla mano che abbiamo appena descritto possiamo imparare davvero tanto.

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Mo Nuwwarah
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