Da un Freeroll al Main Event delle WSOP: Intervista a Paolo Zucchetto
Partecipare alle World Series of Poker di Las Vegas è il sogno di qualsiasi giocatore di poker. Nonostante il numero crescente di giocatori che si iscrivono ogni anno, il buy in del main event rimane un miraggio per la maggior parte dei giocatori. 10.000$ infatti sono una cifra decisamente non alla portata di tutti, a maggior ragione per i giocatori europei che hanno a che fare anche con i problemi di lontananza e le relative spese di viaggio. Pokernews, grazie alla collaborazione con Full Tilt Poker ha messo in palio ben sette pacchetti per le WSOP e non per uno degli eventi minori, ma proprio per quello più importante e ambito, il Main Event del 3 Luglio! Ognuno di questi pacchetti ha il valore di $12'500, e comprende il buy in da $10'000 e $2'500 in contanti per viaggio e soggiorno. Inoltre i vincitori diverranno membri del Team Pokernews e parteciperanno all'esclusivo party di benvenuto a Las Vegas.
Il primo dei sette Freeroll WSOP si è giocato proprio questa domenica 23 Marzo e il vincitore è stato Paolo "zukk0" Zucchetto! Paolo compirà 22 anni il prossimo 17 luglio, giusto due giorni dopo la fine del main event. Vive in provincia di Treviso e nella vita studia Scienze Informatiche presso l'università Cà Foscari di Venezia. Molti di voi lo conosceranno già come "goku", che è il nickname che usa per scrivere nel forum di Pokernews. Per chi non lo conoscesse ecco di seguito una breve intervista con il nostro simpatico Paolo:
D - Cosa si prova a vincere un freeroll da 12.500$ e sapere che tra qualche mese sarai a Las Vegas a giocarti le World Series?
R - Innanzittuto mi ha sorpreso il fatto di aver trovato un buon livello di gioco a dispetto del fatto che fosse un freeroll dove di solito molti giocatori adottano uno stile loose maniac che rende più difficoltoso l'imporre il proprio gioco, soprattutto nelle fasi inziali del torneo. L'unica differenza con i tornei che gioco solitamente è sicuramente il premio finale, più che un premio un sogno! Appena ho vinto l'heads up finale sono saltato sulla sedia incredulo dell'impresa: sono corso in camera di mia mamma urlando "vado in America!"; ahah non me lo scorderò mai! Che poi è da quel giorno che lei ha "scoperto" che gioco a poker; non potevo dirglielo in modo migliore.
Ho iniziato da giusto un anno a giocare online e non ho MAI giocato live quindi pensare che fra qualche mese sarò a Las Vegas a giocarmi le WSOP con tutti gli altri pro di fama mondiale...beh, sinceramente non so nemmeno io cosa provo, so solo che sono molto felice di avere quest'opportunità.
D - Grazie al supporto di Full Tilt è stato possibile recuperare la tua hand history, c'è qualche mano che desideri commentare? Una mano che ha cambiato il torneo, che ha dato la svolta decisiva?
R - Si, ce n'è una in particolare che è ha segnato abbastanza la svolta. A circa 2/3 del torneo ero di sb con 9♠K♠, bui 150/300, con circa 20K e il giocatore sul bottone con il mio stesso stack circa, rilancia a 750 per rubare (come sempre) e io gli sono andato in reraise a 2'750 per difendere il buio; lui chiama e io trovo un flop con 9♦2♠5♣; io punto 4'500 e lui chiama. Con un piatto di 14K circa al turn vado all in con i miei 13K rimasti e il mio avversario chiama mostrando 33. Al river poi è sceso un 6♣ ininfluente. Penso di averla giocata bene difendendo i bui e poi in continuation dato che avevo trovato il punto. L'ho sicuramente giocata un po' Loose-Agressive, ma odio quando tentano di rubarmi i bui in continuazione... passa la prima, passa la seconda ma alla terza mi innervosisco hehe.. Sicuramente K9 non è una buona mano con la quale controrilanciare, soprattutto fuori posizione, ma ho voluto giocare più sul fatto di mandarlo via (in quanto non era la prima volta che voleva i miei bui) che sul fatto di trovare un buon flop e giocarmela. La sua chiamata sicuramente mi ha fatto sospettare che bene o male qualcosa di buono lo avesse. Il flop mi è stato amico e a quel punto mi ritrovavo con top pair e un buon kicker; faccio la classica continuation bet sapendo che lui mi avrebbe messo su AK o una mano simile e che non avessi floppato nulla. Il turn non cambia nulla e continuo a spingere riuscendo a mandarlo allin con la sua coppia di 3. Mossa azzardata secondo me visto che avrei potuto benissimo avere anche una overpair dato il reraise preflop fuori posizione. Il suo call preflop aveva eliminato dalla mente qualsiasi possibilità di monster pair da parte sua mettendolo in una mano discreta ma non potente di sicuro. Questa mano è stata decisiva in quanto dopo aver vinto questo piatto mi sono ritrovato primo in classifica e ho mantenuto la posizione di chipleader fino alla fine, heads up incluso.
D - Qual'è il tuo pro preferito? e se ti capiterà l'occasione di incontrarlo hai intenzione di chiedergli qualcosa?
R - Beh il mio pro preferito è Daniel "KidPoker" Negreanu. E' di una simpatia unica ma soprattutto una capacità di lettura impressionante. Se dovessi incontrarlo (beh vado li pure per quello, ho già il blocchetto per gli autografi pronto haha) non so cosa potrei chiedergli ma vorrei tanto duettare con lui in una delle sue Hit che preferisco: "Coffee, Soda, Juice, Coffee & Soda TUNZ TUNZ TUNZ" (vedi intervista WSOP 2007 - Daniel Negreanu Split Personality??? - http://it.youtube.com/watch?v=iKPuxtctRBE)
D - Che aspettaive hai per il Main Event? Per te avrà sicuramente un sapore particolare in quanto sarà il tuo primo torneo live, non male come prima esperienza, ha anche un che di favola, non credi?
R - Le aspettative non so proprio quali potrebbero essere. Il fatto di partecipare ad un torneo simile va già oltre le aspettative che avevo (lo ho sognato più di una volta sicuramente, ma era appunto un sogno).
Non avendo mai giocato live mi troverò probabilmente svantaggiato in quanto online molti fattori quali numero di mani giocate, livello di gioco, durata e molti altri sono completamente diversi da quelli che troverò a Las Vegas. In questo periodo vedrò di fare un po' di allenamento, non vorrei che spillando AA il mio sorriso inizi a circondare l'intera faccia creando qualche sospetto negli avversari al tavolo sulle carte che potrei avere.
In ogni caso spero di riuscire a giocare al meglio senza farmi condizionare dalla situazione anche se sarà difficile. Superare il Day1 sarebbe già un sogno, andare ITM... beh spero di dirvi quando torno cosa si prova!
Come abbiamo già detto prima, Paolo compirà 22 anni appena un paio di giorni dopo la conclusione delle World Series of Poker 2008, gli auguriamo quindi un grande in bocca al lupo e che possa tornare a casa con un bel regalo di compleanno, cosciente del fatto che comunque vada, sarà un successo.
Ndr. Questa intervista e molti altri articoli inediti saranno presto disponibili nel primo numero della rivista cartacea di PokerNews Italia che potrete trovare gratuitamente nei poker club italiani ad Aprile