Poker Online Italia Sempre Più Giù, Crescono Casino e Scommesse
Il mercato del poker online regolamentato continua a far fatica in Italia, secondo gli ultimi dati comunicati dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ex AAMS) e relativi agli operatori che hanno acquisito una licenza per operare nel territorio italiano.
A settembre, il volume d'affari dei tornei di poker online è sceso del 19%, passando dai 72,5 milioni di euro dell'anno scorso ai 58,7 di quest'anno. Si tratta di un calo del 17% delle entrate per gli operatori del gaming: 5,3 milioni a settembre 2015 contro 6,4 milioni a settembre 2014.
Come fa notare Poker Industry Pro, questo è il primo mese da diverso tempo a questa parte che possiamo fare un confronto accurato dei dati dei tornei in Italia, dato che la poker room numero uno (non solo da noi, ma nel mondo intero) PokerStars ha introdotto gli Spin & Go ad agosto 2014. Questi giochi in stile lotteria hanno sicuramente attirato molti giocatori occasionali che prima si dedicavano maggiormente al cash.
In realtà i dati potrebbero ancora non essere completamente confrontabili, dato che ogni volta che viene introdotto un nuovo gioco, l'effetto-novità porta a un picco del traffico, prima che questo si stabilizzi.
Nemmeno il cash game ha fatto meglio dei tornei di poker online in Italia. Secondo i dati dell'Agenzia delle Dogane e dei Monpoli, il calo rispetto a settembre 2014 è stato addirittura del 27%: da 330 milioni di euro a soli 242,2. Le entrate nette si sono comportate un po' meno peggio, perdendo il 20%: dagli 8,2 milioni di euro di settembre 2014 ai 6,5 del settembre di quest'anno.
Anche se per alcuni analisti è facile spiegare con un generale declino del mercato il calo dei tornei e delle entrate nette, è difficile giustificare il crollo dei ring game.
Difficile pensare che il declino di settembre sia stato causato dall'esordio italiano del World Series of Poker (WSOP) Circuit, che non ha attirato così tanti giocatori da giustificare un crollo nel volume di gioco delle piattaforme virtuali.
WSOP Circuit o meno, gli analisti sono preoccupati che questo trend possa continuare, anche in virtù del recente supporto di una "Digital Tax" espresso dal Primo Ministro Matteo Renzi. Questa tassa è un po' diversa da quella che molti altri Paesi hanno cominciato ad imporre di recente: come ha confermato il mese scorso il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti, qualora la tassa diventasse legge verrebbe imposta su tutte le transazioni legate al gambling online.
Non solo cattive notizie, tuttavia, per gli operatori del gambling online in Italia, grazie al boom sia dei casinò online sia delle scommesse sportive. I casinò online sono cresciuti del 37,3% in Italia, mentre le scommesse sportive online hanno potuto contare su un aumento di 36,7 punti percentuale.
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