Così Muore un Casinò: il (Triste) Declino del Casinò di Sanremo
La fuga del poker da Sanremo si traduce in una perdita milionaria. Al casinò ligure non si gioca più a poker, e la proiezione degli incassi dopo i primi due mesi dell’anno dice che alla fine del 2015 mancheranno nelle casse tra i due e i tre milioni di euro.
NESSUNA PROGRAMMAZIONE. Al momento non ci sono tornei in programma. Certo, che la casa da gioco di Sanremo possa non dare più un’offerta di questo tipo sembra impensabile ed è auspicabile che a breve qualcosa salterà fuori.
Ma è anche vero che siamo a marzo, che gli eventi vanno programmati, inseriti in calendario, fatto un lavoro di partnership e messo in atto una macchina imponente degna di portare un grande evento pokeristico. Se anche il più ottimista non si preoccupa, è certo che i tempi sono stretti e che i margini sono sempre minori.
UN TRISTE PRIMATO. Sanremo è al primo posto di una classifica in cui nessun casinò vorrebbe neppure stare: quella dei tornei di poker non organizzati.
Proprio così, il contro senso in termini, si concretizza in una graduatoria in cui la pole position è un pesante record negativo. Considerando tutte le case da gioco in Europa, Sanremo è l’unica senza un’offerta non solo qualitativa, ma neppure quantitativa di poker.
"CDA INCOMPETENTE". La voce grossa la fanno i cittadini, preoccupati di una perdita milionaria oltre che di prestigio del loro casinò. La lettera riportata da Sanremonews.it e da altre testate riporta il pesante attacco contro i vertici della casa da gioco rea di aver mandato all’aria i rapporti con PokerStars e quindi di aver perso la possibilità di organizzare i tornei. L’incompetenza ha poi portato, oltre a perdere la partnership con la società inglese, anche a non trovare nessun altro accordo.
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ADDIO EPT. Che la corda potesse spezzarsi lo pensavano un po’ tutti. Ma il Cda sottovalutò le richieste – nell’interesse stesso del casinò e del prestigio dell’evento – di PokerStars che invitava a rivedere, migliorare e ampliare alcuni aspetti organizzativi per aumentare lo spessore al pari di altri appuntamenti simili. Forse Sanremo ha dimenticato che nessuno è indispensabile e PokerStars ha trasferito l’European Poker Tour a Malta.
Adesso c’è solo da aspettare. O meglio, cittadini e appassionati, oltre che gli stessi giocatori, stanno affacciati in attesa e in fondo speranzosi di sedersi ancora ai tavoli sanremesi. Di tempo semmai ne ha poco lo stesso casinò, quindi è necessario che il Cda sveli, o magari trovi, cosa ha in serbo la casa da gioco ligure.
Anche perché allo stato attuale i conti non tornano e oltre due milioni di euro vanno recuperati. Ma senza poker, sebbene l’avvio di stagione non sia stato negativo sotto gli altri aspetti, sembra difficile.
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