Vanessa Selbst: i difficili fold al river in situazioni di trouble stack
Domenica scorsa su Fox Sports Network, è andata in onda la seconda puntata della 12^ edizione del Main Event del "Borgata Open" disputatosi lo scorso settembre.
Il prizepool da $3.805.989 fu distribuito tra i primi 110 giocatori con $825.099 di prima moneta al vincitore.
Tra i fotogrammi da ricordare in questa seconda puntata vi è questa interessante mano tra Vanessa Selbst e Jeremy Kottler, analizzata da Tony Dunst che si è preso anche la briga di chiedere all'avversario di Vanessa per quale motivo ha assunto la linea che trovate nel video seguente.
Ora, agli occhi di Kottler, perchè Vanessa è sicura di essere battuta, visto che, a parte la sua Top Pair, rimane con pochi blinds dietro avendo iniziato la mano con circa 20 BB e la chiude con meno di 10?
Secondo Dunst, la Selbst non chiama fondamentalmente per due ragioni:
- Kottler non value betta il river (QxJx qui non va all in)
- E' limitatissimo il range di bluff del suo avversario (non betta al flop e una coppia avrebbe esclusivo valore di showdown)
Con meno di 30 blinds all'inizio di una mano così importante, molti giocatori sono portati a giustificare una condotta che porta spesso a fare dei call al limite quando al river ne rimangono meno di 15, mettendo così a repentaglio un torneo che può comunque ancora avere un futuro, spiega Dunst.
Spesso la differenza tra un giocatore intelligente e un campione si vede in queste circostanze, nella forza mentale di un ragionamento fatto su una mano che potrebbe sembrare profittevole ma, per linea condotta dal tuo avversario, può salvare il tuo torneo.
Spesso nel circuito mancano menti illuminate che si sforzano di foldare anche in questa condizioni. Vanessa è sicuramente una di queste.
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