Poker live: il caos più totale
La querelle sulla regolamentazione del poker live non solo non accenna a diminuire (questa potrebbe essere anche una buona notizia per chi ne ha a cuore le sorti), ma pare prendere la via di un crescendo rossiniano che, per come si stanno mettendo le cose, non lascia spazio alla possibilità di un lieto fine per i giocatori.
Ci eravamo lasciati raccontandovi del ripristino della data di scadenza del 31 gennaio 2013 per la presentazione dei bandi per l'acquisizione delle licenze delle 1.000 sale da poker live, ma ciò che è accaduto negli ultimi due giorni va messo sotto la lente di ingrandimento.
Intanto nella mattinata di mercoledì è uscita una nota ufficiale dell'AAMS che si è affrettata a smentire l'apertura di 1.000 sale da poker precisando che la notizia è priva di fondamento in quanto essa è legata all'approvazione di un regolamento che di fatto non è stato ancora emanato e, riportiamo, "è in corso una riflessione sulla opportunità di introdurre questa tipologia di gioco che, per la prima volta, vedrebbe fisicamente interagire i giocatori, creando problematiche per i controlli sulla regolarità del gioco e per la prevenzione di eventuali fenomeni di riciclaggio".
Nella serata di mercoledì, invece, levata di scudi in Parlamento contro il poker live. Comincia il senatore Lauro che minaccia di votare contro il governo nel caso in cui nel maxi emendamento figuri, fino al momento del voto, la norma che abilita la nuova gara per l’apertura di ulteriori centinaia di sale poker. Sul maxi emendamento il governo porrà la fiducia.
Hanno fatto eco a Lauro anche Chiti e Riccardo, entrambi contro l'apertura di nuove sale.
Anche l'ex Ministro Giovanardi non ha fatto mancare il suo apporto: "vorrei associarmi all'appello del senatore Lauro nella speranza che il Governo abbia espunto dal maxiemendamento la vergognosa apertura di sale da poker e videogiochi dopo la campagna che è stata fatta in Parlamento e dopo che da più parti sono stati sottolineati i danni che la ludopatia provoca alle famiglie italiane e il disagio sociale che viene incrementato dal dilagare a macchia d'olio di questa speculazione, fra l'altro molte volte controllata dalla criminalità organizzata."
In tutto questo marasma la stampa generalista non aiuta e, nella maggior parte dei casi, grida allo scandalo facendo spesso confusione tra poker live e gioco d'azzardo.
Intanto proliferano in tutta Italia le sale che non godono di nessuna regolamentazione e nelle quali si gioca praticamente ogni sera. Ogni tanto un blitz delle forze dell'ordine porta all'attenzione il problema, ma la luce in fondo al tunnel è sempre e solo, almeno per adesso, una chimera.