Il jet lag nel poker: come affrontarlo (parte 2)
Tratto da "Stay Stacked: Dealing with Jet Lag", di Lynn Gilmartin per PokerNews.com
Il ciclo del sonno.
Non importa l’orario di partenza, non importa il giorno, una sola cosa è certa: quando ci si trova dentro un aereo per affrontare un volo a lungo raggio, tra persone che non hai mai incontrato prima, magari in classe economica, il sonno è fondamentale.
Il segreto è chiedere al check-in un posto vicino al finestrino; se non ho particolarmente sonno prendo un bel sonnifero e me ne vado nel mondo dei sogni. Non importa quanto dormo e non importa se all’arrivo sembro pronta per tornare a dormire, mi interessa passare velocemente le ore del viaggio e questo posso farlo solo dormendo.
E’ per questo che di solito suggerisco di optare per voli che terminano la sera, almeno quando possibile: essi ti danno la possibilità di atterrare, passare qualche ora per smaltire il sonno dell’aereo e tornare a dormire conciliando la nuova dormita con il nuovo fuso orario.
La luce
British Airways, in collaborazione con uno degli esperti mondiali del sonno, il dottor Chris Idzikowski, hanno sviluppato un pratico e veloce servizio di “consulenza del Jet Lag”. Rispondendo ad alcune semplici domande riguardanti il volo, lo strumento vi consiglierà il miglior modo per operare in queste situazioni. Fondamentalmente si tratta di consigli che ruotano attorno alla teoria del ritmo circadiano che consiglia di evitare la luce per aiutare il vostro corpo ad effettuare una transazione morbida tra un fuso orario e l’altro. Potete voi stessi fare una prova qui.
Il digiuno
Per me questa parte è la più dura da affrontare, anche perché mangiare è uno dei miei passatempi preferiti.
Tuttavia, per provare a tenere sotto controllo gli effetti del jat leg, lo studio della Harvard Medical School, consiglia di non mangiare dalle 12 alle 16 ore a cavallo tra la partenza e l’arrivo a destinazione per reimpostare il ciclo sonno-veglia.
Questo digiuno è simile alla teoria della luce descritta in precedenza: quando si interrompe un digiuno di così tante ore, è come se si riprendesse a vivere un nuovo giorno, il vostro orologio interno si resetterà e voi sarete pronti ad affrontare le vostre nuove avventure.
Per esempio, se si desidera arrivare a destinazione in un orario che corrisponde alle 2 del mattino in Italia, iniziate il digiuno tra le 10.00 e le 14.00 del giorno precedente e non rompete il digiuno fino all’orario desiderato. Assicuratevi di fare un lauto pasto e fate ripartire il sistema.
L’idratazione
Le cabine degli aeromobili sono studiate, a causa della loro pressurizzazione, per mantenere il micro clima al loro interno estremamente secco; questo favorisce una maggiore disidratazione del vostro organismo.
La disidratazione a causa dell’altitudine permette alle tossine di moltiplicarsi velocemente rendendo le funzioni del corpo molto meno efficienti, i sistemi fisiologici funzionano in modo diverso e gli ormoni che controllano l’orologio biologico vengono sottoposti a uno stress che non permette loro il normale funzionamento ( Fonte : Natural News )
E’ quindi importante bere molta acqua prima, durante e dopo il volo. L’unico problema che causa l’assunzione di acqua è il disturbo che possiamo arrecare ai nostri vicini di posto quando vorremmo raggiungere il bagno nel caso in cui abbiate seguito il mio consiglio precedente di sedervi sul posto accanto al finestrino… Se questo vi crea problemi, niente paura… Chiedete un posto in corridoio, anche se dormirete meno comodi !
Anche una boccetta di collirio può aiutare a rendere meno pesante il vostro viaggio: esso non solo attenua la secchezza degli occhi ma fornisce anche un un’immediata sensazione di sollievo per occhi stanchi e arrossati.
Evitate in tutti i casi l’alcool, prima, durante e nelle ore successive al volo.
Lo Yoga
Il jet lag non è il solo problema con il quale dovete fare i conti dopo un lungo volo, o anche dopo una lunga sessione di poker ! Quante volte scendete dall’aereo con un forte mal di schiena? Lo yoga è un modo brillante per risolvere tutti questi problemi e tutto quello che serve è semplicemente uno spazio grande come la vostra camera d’albergo.
Ecco uno degli esercizi che preferisco quando arrivo nella mia stanza:, come raccomandato da “The Travel Yogi”:
Gambe al muro
Gambe al muro è un esercizio che potete fare appena entrati nella vostra camera d’albergo, esso prevede essenzialmente e molto semplicemente di estendere le gambe parallelamente alla parete poggiando la schiena sul pavimento per almeno 10 minuti. Questo permette di drenare il sangue accumulato nella parte bassa delle gambe e nei piedi durante tutta la durata del volo.
E’ un esercizio che potete fare anche appena arrivati in aeroporto, soprattutto se non vi vergognate di indossare a testa in giù gonne o kilt !!!