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World Series of Poker November Nine 2011: Badih Bounahra

Chad Holloway
Chad Holloway
4 min read
Badih Bounahra

Ogni anno, le World Series of Poker attraggono i migliori giocatori di poker da ogni angolo del mondo. Le WSOP 2011 non hanno fatto eccezione con circa 100 paesi che sono stati rappresentati, incluso il Belize. Questo è la casa del November Nine Badih Bounahra, che è diventato il primo giocatore del Belize ad arrivare ad un tavolo finale del Main Event.

Bounahra, che è nato in Libano, è un imprenditore di successo di Belize City, dove possiede un negozio di alimentari e una quota della poker room del Princess Casino. Ricordando il costaricano Humberto Brenes, Bounahra è un personaggio gioviale che grazie ad uno splendido Day 6 è diventato uno dei pretendenti al braccialetto d’oro. Infatti, era lo short stack alla bolla del tavolo finale ed è riuscito ad accumulare 19,700,000, salendo al sesto posto in chips.

Il raggiungimento del tavolo finale è il più grande risultato di questo veterano 49enne, sebbene possa vantare altri otto piazzamenti dal 2007. Quello più importante è stata la vittoria del 2008 Latin American Poker Tour San Jose $1,020 No Limit Hold’em Second Chance per $30,054, e il suo unico premio alle WSOP risale al 2008 quando ha chiuso 51° all’evento $2,000 no-limit hold'em per $7,582.

PokerNews ha recentemente incontrato Bounahra per parlare di come è stato diventare un November Nine, di cosa ha fatto per prepararsi, e di cosa farà con i soldi.

Da quando sei un November Nine, hai viaggiato per un torneo o piacere?

Ho giocato molti tornei in Belize, ma al di fuori del Belize non ho giocato nessun altro evento ancora.

Hai in mente di viaggiare per giocare qualche torneo?

Sono stato quattro o cinque volte in Florida.

Come ci si sente ad essere la prima persona del Belize ad arrivare al final table delle WSOP?

È una bellissima sensazione essere arrivato al tavolo finale del Main Event ed essere il primo beliziano ad averlo fatto. La scena del poker nel Belize mi sta sostenendo davvero molto. Non mi aspettavo così tanto. Tutti parlano di poker qui, tutti parlano del tavolo finale, di novembre, di andare a Las Vegas, è una cosa grossa qui in Belize.

So che gestisci una poker room in Belize, puoi dirmi qualcosa in più?

Sono uno dei proprietari di una poker room al Princess Hotel and Casino, ma sono il direttore generale. Abbiamo offerto tutti i tipi di poker e tante nuove persone sono arrivate per giocare a poker. Quindi è stato molto positivo anche per la poker room.

Hai avuto alti e bassi prima di conquistare un posto al final table. Ci sono state delle mani cruciali per il tuo successo?

Ho avuto 78 al Day 6. Sono andato all-in da middle position per 425,000 e ho trovato due re contro da bottone. Lui ha chiamato, e come al solito quando sono all-in, mi sono allontanato dal tavolo. Il flop è sceso 4x5x6x, il tipo in Seat 1 Bryan Devonshire] stava dicendo, “Oh, brutto flop, brutto flop.” Il turn ha servito K, lui ha detto che avrebbe preso un full, ma poi il 2x è apparso al river e la mano è finita, e sono tornato al tavolo. Ho guardato il flop e ho visto quello che avevo!

Perché ti allontani dal tavolo?

Non mi piace guardare quando sono all-in.

C’è una ragione per questo?

No, non mi piace guardare. Vado dai miei supporters.

A proposito di supporters, chi porterai a Las Vegas a novembre?

La mia lista è di circa 250 persone al momento e cresce giorno dopo giorno. Arriveremo tre giorni in anticipo, quindi la festa inizierà prima.

Stai facendo qualcosa per prepararti per il tavolo finale, come studiare video e trovare informazioni sui tuoi avversari?

Si. Dedico un giorno o due alla settimana a guardare i video. Scrivo qualche nota, insomma mi preparo a casa. Probabilmente intensificherò questo lavoro per la fine di ottobre.

Quando eravate rimasti in dieci, tu eri lo short stack e lentamente hai accumulato chips. Puoi dirci come è stato affrontare la bolla del final table?

In realtà, quando siamo rimasti in 12, mi sono detto che sarei arrivato al tavolo finale di novembre. Ovviamente ce l’ho fatta, ma con dieci giocatori rimasti è stata dura essendo corto. Ho fatto un paio di mosse per prendere i bui e poter sopravvivere un altro giro. Poi, dopo circa 70 mani, ho preso i re e ho raddoppiato contro John Hewitt. È andata così.

Dopo quel raddoppio, hai avuto il tuo momento favorevole. Pensi di poterlo conservare fino a novembre ?

Darò il meglio di me stesso. Tutti vogliono essere il numero uno almeno una volta all’anno. È il gioco di tutti. Tutti quelli al tavolo finale sono dei buoni giocatori. La differenza di chips non è così grande come negli anni passati, quindi chiunque prenderà una buona mano o farà un raddoppio potrà vincere.

Hai fatto qualcosa con i soldi che hai ricevuto finora?

Non ancora, aspetterò novembre. Il dieci per cento andrà per uno yacht, e il 90 percento nel mercato.

Se potessi scegliere un giocatore da affrontare al gioco heads-up, chi sarebbe?

Matt Giannetti. Siamo diventati amici perché siamo stati gli short stacks per l’80 percento del tempo prima del final table.

A proposito di Giannetti, lui ha vinto il World Poker Tour Main Event a Malta. Ciò intimidisce in vista di novembre?

Assolutamente no. Sono amico con tutti. Non ho paura di nessuno, ma li rispetto tutti. Non sono arrivati lì per caso.

Cos’è più importante per te, i soldi o il braccialetto del Main Event?

Naturalmente i soldi sono importanti, stiamo parlando di molti soldi, ma anche il braccialetto lo è. Bisogna fare un passo alla volta. Non gioco per il sesto posto o il quinto o il quarto, giocherò per il primo come tutti gli altri. Come ho detto, i soldi sono importanti, ma il braccialetto arriva solo con il premio maggiore.

Per saperne di più su Bounahra, date un occhiata al video di sotto che è stato realizzato il giorno dopo la definizione dei November Nine:

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