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Editoriale: La Seconda Settimana di World Series of Poker

Rich Ryan
Rich Ryan
3 min read
Hellmuth, Juanda

Ci siamo già lasciati alle spalle due settimane di World Series of Poker 2011 e nel corso dei quattordici giorni passati sono stati assegnati 19 bracciali a 19 giocatori diversi. Nella sola settimana passata, si sono conclusi dieci eventi inclusi due tornei “Championship”: l’Evento #11 $10,000 Omaha Hi-Low Split-8 or Better e l’Evento #16 $10,000 2-7 Draw Lowball. In quest’ultimo John Juanda ha negato a Phil Hellmuth il suo 12° bracciale WSOP - argomento che ci introduce alla prima delle cinque riflessioni annunciate in questo articolo.

1. Grandioso John Juanda

Nonostante si fosse presentato al testa a testa contro Phil Hellmuth con uno svantaggio di 3 a 1, John Juanda è stato in grado di lottare e rimontare per poi infliggere all’avversario il colpo fatale. Nell’ultima mano, Hellmuth si è detto servito con un queen-dieci, Juanda ha cambiato con un jack ancora live ed ha completato il suo jack-low quando gli è stato servito un 8x che gli dava Jx8x6x3x2x.

Tutti però parlano di Hellmuth perché è andato vicinissimo al record dei 12 bracciali (e al primo bracciale non di hold’em), ma Juanda merita i nostri complimenti. Con questo successo ha messo a segno il suo 56° piazzamento a premio alle WSOP, ha raggiunto il suo 27° tavolo finale alle WSOP ed ha vinto il suo quinto bracciale d’oro. Per non parlare del fatto che durante tutto l’heads-up Juanda ha esibito un gioco nettamente superiore a quello di Hellmuth.

2. Phil Hellmuth non vincerà mai in eventi non-hold’em

Phil Hellmuth ha senza dubbio doti adatte a far bene anche nelle varianti mix: questo era il suo 17° tavolo finale in tornei non di hold’em alle WSOP ed il terzo nel deuce-to-seven low ball. Ciò nonostante, saper fare bene ed essere un maestro della disciplina sono due cose diverse e se Hellmuth vorrà vincere un bracciale in un evento diverso dall’hold’em dovrà diventare un maestro in qualche altra disciplina. I fields degli eventi misti sono più competitivi perché anche se gli eventi di hold’em sono come campi minati, quelli misti sono composti quasi esclusivamente da giocatori solidi. Anche se Hellmuth riesce a superare la maggior parte dei giocatori in piccoli fields da un centinaio di giocatori, difficilmente sarà il migliore in assoluto. L’evento #16 ne è un esempio lampante.

3. Le proibizioni non funzionano mai

Nel 1919 gli Stati Uniti hanno ratificato il 18° emendamento con il quale si proibiva ai propri cittadini di produrre, vendere, trasportare o consumare alcol. Questo portò a proteste, aumento della criminalità e diffidenza nei confronti del governo. Fortunatamente, nel 1933 il 21° emendamento ha rimosso la proibizione.

Anche qui alle WSOP ci sono problemi con le proibizioni. Inizialmente gli spettatori che erano ammessi a seguire dagli spalti l’ESPN Main Feature Table (noto anche come Thunderdome) non avevano il permesso di consumare cibi o bevande. Tutti sanno però che ogni tifoso che si rispetti deve essere sempre ben lubrificato da abbondanti dosi di bevande per maggiorenni. Posso capire che il produttore Mori Eskandani si preoccupi per il suo elaboratissimo e costosissimo palco e che una ventina di tifosi ubriachi siano certamente propensi a rompere qualcosa, ma per realizzare una buona produzione televisiva è necessario avere anche un pubblico contento e vivace.

Per fortuna, durante l’Evento #16, il Vice President della Caesars Interactive Entertainment Ty Stewart ha alzato al celo la propria birra prima di annunciare la rimozione del bando. Questo è un grande successo per i tavoli finali che si giocheranno in futuro.

4. Patrik Antonius contro Djokovic?

Patrik Antonius ha demolito Brandon Adams lo scorso weekend nel tanto atteso incontro di tennis realizzando un netto 6-0, 6-1. Adams si è difeso con dignità ma Antonius era semplicemente troppo forte e si è aggiudicato senza problemi i $30,000 scommessi da Adams.

“La partita stessa è stata la peggiore cosa che mi sia mai successa,” ha raccontato Adams nel [b]PokerNews Podcast[/b]. “Ero profondamente deluso.”

C’è qualcosa che Antonius non sappia fare? È uno squalo ai tavoli da poker e nei vari sport in cui si è cimentato ha sempre fatto bene per non parlare del fatto che è sposato con la bellissima Maya Geller.

5. Moar Sam Grizzle

La nostra Sarah Grant ha realizzato una delle migliori interviste di tutti i tempi con il solo ed unico Sam Grizzle. Speriamo possa continuare a fare bene così da avere qualche occasione in più per sfoderare le sue gemme.

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