Notizie Flash: Bodog Cambia URL, Traffico in Calo e Altro
Chiamatelo lunedì nero o come volete, il primo giorno di questa settimana ha dato un altro decisivo colpo al fragile settore del gioco online. Se non sapete di cosa stiamo parlando, fareste bene a leggere tutto in merito al nuovo recente sequestro di domini internet negli USA. Dieci domini sono stati sequestrati ma uno, nemmeno nenzionati in atti d’accusa, è stato cambiato martedì. Continuate a leggere per scoprire quale, per sapere come procede il traffico di giocatori online a molto altro.
Nel caso ve lo siate perso
In Italia un’ennesima interrogazione parlamentare ha trattato il delicato tema del rapportotra giovani e gioco. Potete conoscere tutti gli sviluppi della discussione leggendo il nostro resoconto.
Il Poker Grand Prix ha recentemente incoronato il suo primo campione del 2011. A Saint Vincent ha trionfato Roberto Nulli. Scoprite come nel nostro reportage.
Le World Series of Poker sono alle porte il che significa che a breve sapremo chi sarà il migliore debuttante nel più prestigioso torneo di poker al mondo. Nella più recente puntata della serie “Debuttanti alle WSOP 2011” conosciamo meglio il debuttante Daniel "jungleman12" Cates.
Bodog.eu
No, Bodog non era uno dei siti coinvolti nel più recente episodio di sequestro di domini. Il gruppo ha giocato
d’anticipo lasciando il dominio Bodog.com per passare al più sicuro Bodog.eu. Il solo messaggio rilasciato da Bodog in merito a questo cambiamento è nella homepage stessa che riportiamo nell’immagine qui accanto. Stando a quanto scrive Bodog, il cambiamento è stato effettuato per favorire la continua espansione del gruppo in nuovi mercati ma non ci sono dubbi si tratti di una misura preventiva.
Intanto, da lunedì notte, i nuovi siti posti sotto sequestro non sono più raggiungibili ma anziché riportare l’immagine "seized by the FBI," reindirizzano alla pagina che segnala "seized by the U.S. Immigration and Customs Enforcement - Homeland Security Investigations."
Resoconto Circolazione Giocatori Online
Il traffico di giocatori verso siti di poker online continua a calare. Stando a quanto riporta PokerScout, è sceso ancora del 2.6 percento la scorsa settimana. Tale calo pare sia da imputare principalmente al netto declino della circolazione di giocatori su Full Tilt Poker. Il sito ha patito un calo dell’11 percento la scorsa settimana per un negativo pari al 32 percento annuo.
Il Cereus Network ha perso il 75 percento dei propri giocatori la scorsa settimana dopo aver finalmente bloccato i giocatori USA. Dal Venerdì Nero, il Cereus Network ha patito un calo del 96 percento.
I primi quattro siti nella classifica degli accessi, PokerStars, Full Tilt Poker, PartyPoker, e iPoker, dal primo al quarto rispettivamente, hanno tutti mantenuto il proprio posto in classifica stabilmente nelle ultime 19 settimane.
Il Merge Network, che ha fatto segnare un incremento annuo del 149 percento, è salito dalla nona all’ottava posizione scavalcando PokerStars.fr.
L’anno scorso, il traffico totale per quanto riguarda il poker online ha patito un calo del 17 percento.
Libro Verde - Nessuno Scossone per l’Italia
Chi ha paura del libro verde? Si è cercato di dare questa risposta ieri al convegno che si è tenuto a Roma, organizzato dalla Fondazione Unigioco in collaborazione con la rivista Iter Legis.
A spiegare che l’Italia con il proprio sistema di concessioni (attivo sin dal 2006 sulla scorta del bando Bersani) non dovrà mettere all’attivo alcuno sconvolgimento è stato in apertura della tavola rotonda Ruggiero Cafari Panico – docente di diritto europeo all’università degli Studi di Milano: “nel 2006 il nostro paese adotta il sistema delle concessioni già a suo tempo definito compatibile con la legislazione europea. Il libro verde dovrà essere considerato da tutti quanti operano all’interno del sistema gioco come un’opportunità, piuttosto che come un timore. Da un lato inoltre, per quanto possa suonare strano, si dovranno difendere gli interessi nazionali: continuare quindi sulla via della coerenza e della proporzionalità”.
“Il libro verde cerca un terreno comune – continua – non vuole rivoluzionare nulla nei diversi paesi in cui verrà adottato. Quello che viene chiesto all’Italia – ed ad ogni paese dell’Unione – è di individuare i terreni di intervento di miglioramento soprattutto sul fronte delle ludopatie e delle infiltrazioni malavitose”.
Questo quanto riporta Gioco&Giochi in un recente articolo
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