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Viaggiare per Poker: Copenaghen - Aspettando l’EPT

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Nyhavn

Pronti a fare le valigie giocatori di poker - ma assicuratevi di metterci dentro vestiti pesanti! Febbraio non è il periodo migliore dell’anno per visitare una città che si trova alla stessa latitudine di Mosca o delle coste meridionali dell’Alaska, ma la promessa di un ricco montepremi unita alla certezza di trovare un field affollato da scandinavi loose-aggressive ha permesso lo scorso anno di trasformare il PokerStars.com EPT Copenhagen in un evento da record. Città pulita, tranquilla ed allegra Copenaghen ha un centro storico compatto e comodo per essere visitato a piedi con antichi edifici con tetti verdi o rossi sotto un cielo perennemente coperto da nuvole. Se state per andare a giocare nella capitale danese ma non sapete da dove cominciare ad organizzare il vostro viaggio, leggete questa breve guida su misura per gli appassionati di poker.

Vi presento la Corona
Sappiate che i vostri Euro non andranno bene a Copenaghen. La moneta ufficiale danese è la Corona (Kroner) e chi è abituato a pagare in Dollari, Euro o Sterline avrà da fare un bel po’ di divisioni. Stando al tasso di cambio odierno riportato da Xe.com, un dollaro vale 5.4 Corone, un Euro ne vale 7.4 e una Sterlina Britannica ne vale 8.5. Gli uffici di cambio si trovano un po’ ovunque inclusi aeroporti e banche (che chiudono alle 16.00), un ufficio di cambio è disponibile anche all’interno del casinò.

Dove Appendere il Cappello
L’hotel più adatto a coloro che vanno in città per giocare a poker è proprio nel locale che ospita l’evento. Il Casino Copenhagen è infatti situato all’interno del Radisson Blu Scandinavia Hotel. In una giornata serena da qui è addirittura possibile vedere la Svezia dalle finestre dei piani più alti. Il locale è tra i preferiti da chi viaggia per affari. Le camere sono calde, ben arredate e piuttosto ampie per gli standard europei. Tutte inoltre includono Tv a schermo piatto, accesso internet ad alta velocità, cassetta di sicurezza ed il sempre importante mini-bar. Durante i Nordic Open, il sontuoso bar del piano terra si trasforma di fatto nel luogo di ritrovo per i partecipanti al torneo. Solo non sorprendetevi se vi verranno chieste 60 corone per una pinta di Carlsberg.

Se invece volete contenere i costi di questo viaggio, una stanza al The Square andrà benissimo per dimezzare le spese di soggiorno: €100 a notte è il costo medio. Situato proprio di fronte alla piazza centrale (Radhuspladsen), The Square è caratterizzato da un arredamento trendy ed innovativo (si parla di divani in pelle rossa e simili). Le stanze sono piccole ma confortevoli e l’hotel dista solo dieci minuti a piedi dal casinò che è al fondo dell’Hans Christian Andersen Boulevard.

La cucina locale
L’offerta di ristoranti nelle immediate vicinanze del Casinò Copenhagen, fatta eccezione per i caffé nella zona del Ponte Langebro, non è molto ampia. Francamente, se si chiede ai giocatori di poker, si scopre che la maggior parte di loro nelle precedenti edizioni dell’EPT Copenaghen ha mangiato da McDonald o al Burger King. La maggior parte dei palati americani non è preparata per gustare i piatti di pesce affumicato tipici della cucina danese. Comunque, in una città che ospita dieci Hotel citati dalla Michelin ci sono numerose alternative ai fast food.

[Ok, non posso tradurre oltre l’articolo del nostro sito americano.... lasciamo che gli yankee vadano ad ingrassarsi il fegato al McDonald e vediamo cosa ha da offrire la vera Copenaghen. Ndt]. L’occasione offerta da un viaggio è da sfruttare per conoscere le tradizioni locali, le abitudini ed i piatti tipici quindi per uno spuntino veloce è senza dubbio un’ottima opzione quella dei pølser. Si tratta della versione danese dei classici hot-dog ma con un tocco particolare dato dalle guarniture che si possono aggiungere: cipolle fritte e croccanti, pancetta, cetrioli e ovviamente un’ampia selezione di salse. Questa specialità può essere provata a bassissimo prezzo nei numerosi chioschi rossi sparsi per le vie della città.

Ma quello che senza dubbio è lo spuntino più tipico si chiama Smørrebrød e anche se la parola in danese significa pane e burro, su questi tramezzini c’è molto più. Su una base di pane nero tostato - ben diverso da quello italiano, leggermente acido e molto più pesante - e imburrato viene deposta una vera montagna di guarnizioni quali aringhe, fettine di cetrioli, gamberetti, salmone, anelli di cipolla, caviale e molto altro.

Per provare queste curiosità è uno il punto di riferimento che merita una tappa obbligatoria nel corso delle escursioni: l’Ida Davidsen. Si tratta di un ristorante molto vecchio e famoso nella zona centrale della città denominata Nyhavn (“il porto nuovo”).

Luoghi Celebri
Praticamente ogni turista che gira per Copenaghen va vedere la statua della Sirenetta che però è tanto poco attraente e interessante dal vivo quanto scomoda da raggiungere. Dopo le foto di rito con la sirenetta dovete vedere Churchillparken per poi attraversare il ponte verso Kastellet, una cittadella costruita dal re Frederick III nel 1600. Continuate la passeggiata verso sud e se vi sentite atletici fate tappa al Kongens Nytorv per una pattinata sul ghiaccio all’aperto. Finite il giro con una pinta di birra in uno dei tanti locali del Nyhavn Canal (in foto qui sopra). Se volete fare un po’ di shopping allora non c’è zona della città migliore del quartiere Strøget.

Se la descrizione di Copenaghen vi ha incuriosito, perché non provate a qualificarvi per qualche Euro per il prossimo EPT Copenaghen direttamente da PokerStars.it?

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