Libri di Poker: 'Deal Me In' di Stephen John e Marvin Karlins
Il primo libro prodotto dalla neonata impresa di Phil Hellmuth Jr., la Phil's House Publishing, è Deal Me di Stephen John e Marvin Karlins - una raccolta divertente e scorrevole di storie su una ventina di noti giocatori di poker. Piacevolmente corredato da oltre 150 fotografie, il libro non è solo una cronaca dei maggiori eventi nella vita di ognuno di questi giocatori, ma è anche un contributo più generale che dipinge la crescita del poker nella cultura degli ultimi due decenni.
Gli autori John e Karlins hanno realizzato interviste con ognuno dei giocatori decidendo spesso di ristrutturare le risposte per renderle un racconto continuo in prima persona. Fanno eccezione i capitoli dedicati a Chris "Jesus" Ferguson - raccontato in terza persona - ed Erik Seidel per il quale è stato Hellmuth a condurre l'intervista e a scrivere il testo. Come editore del Kentucky Sports Report, John ha messo in campo la propria esperienza acquisita nelle interviste ad atleti e nel raccontare le loro storie. Karlins è, invece, già co-autore di libri quali quello dell'ex-agente dell'FBI Joe Navarro Read 'Em And Reap - ottimo testo sui poker tells pubblicato nel 2006.
Quasi tutti gli intervistati vengono dapprima invitati a raccontare come si sono avvicinati al poker per poi raccontare come si arriva nell'elite di questa disciplina. I racconti dei giocatori offrono trame in qualche modo parallele scandite dall'ascesa al vertice della gerarchia del poker. Ciò nonostante ogni storia ha tratti peculiari a volte istruttivi, dimostrativi o anche fonte d'ispirazione.
Alcuni temi comuni emergono in capitoli distinti. Ad esempio, sia Doyle Brunson sia Chad Brown parlano a lungo delle proprie carriere nell'atletica e di come sia stato infine il poker lo sbocco naturale per la soddisfazione del desiderio di competizione. Comuni a molti degli intervistati sono anche i dettagli di come le rispettive famiglie hanno preso la loro decisione di intraprendere una carriera nel poker - e a questo proposito sono sembrati particolarmente duri i casi di Jennifer Harman ed Hellmuth. Altri discutono invece dei problemi con il gambling ed alcuni di questi, inclusi Johnny Chan e Chau Giang, svelano addirittura il rischio corso di perdere tutte le vincite ottenute con il poker in altri giochi da casinò.
Giang e Scotty Nguyen descrivono entrambi la peregrinazione che dal Vietnam scosso dalla guerra li ha portati in America dove una difficile strada li ha condotti fino al successo nel poker. La storia di Nguyen è particolarmente commovente e potrebbe sorprendere più di un lettore per la sua profondità. L'auto-condannata storia di Layne Flack e della sua battaglia contro la tossicodipendenza e altre abitudini connesse è altrettanto commovente anche se Flack riesce con successo ad evitare di essere troppo malinconico grazie ad una buona dose di humor.
Un altro tema che emerge dalle pagine di Deal Me In è il senso di unione che accomuna i giocatori professionisti di poker e infatti molti mettono in evidenza le relazioni che non solo li hanno aiutati nella carriera pokeristica ma che hanno addirittura aggiunto significato alle loro vite. Sia la Harman sia Flack discutono della loro amicizia con Daniel Negreanu e della sua importanza per la carriera. Annie Duke racconta della relazione con il fratello, Howard Lederer, e del suo ruolo guida soprattutto nelle prime fasi del percorso pokeristico.
Per coloro che sono interessati alla storia del poker o a qualcuno di questi personaggi in particolare, Deal Me In è certamente un libro che merita di essere letto. Oltre ad essere divertente e ricco di informazioni costituisce anche un significativo contributo alla crescente collezione di studi sullo sviluppo sociale e culturale del poker.