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PokerNews WSOP 'November Nine' da Vicino: Peter Eastgate

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Peter Eastgate, il 22-enne giocatore di poker professionista di Odense, Danimarca, gioca a poker solo da tre anni ed è andato a premi solo quattro volte in carriera, tutte in tornei Europei. La sua precedente più grossa vincita è stata quando è arrivato nono al 2007 Paddy Power Irish Open - No Limit Hold'em Event vincendo $46,714. Ma Peter Eastgate ha già vinto quella cifra venti volte come membro dei November Nine – e spera di vincere ancora di più. Se Eastgate arrivasse fino in fondo, portandondosi a casa il primo premio di 9 milioni di dollari, batterebbe il record di Phil Hellmuth e diventerebbe il più giovane giocatore di sempre a vincere un Main Event WSOP.

Eastgate non era famoso negli stati uniti quando iniziarono le WSOP, ma il pro Danese era ben conosciuto nella sua nazione di origine essendo uno dei cinque più bravi pro dell'online, giocando principalmente su Ladbrokes Poker e PokerStars. La sua specialità sono il short-handed e l'heads-up, cash games ad alti limiti fino a $200/$400. Le parole usate per descrivere lo stile di gioco di Eastgate includono impavido e volatile. Al collega Danese pro di poker Jacob Rasmussen è stato chiesto se Peter Eastgate sarebbe stato il prossimo Gus Hansen, il giocatore di poker Danese più famoso. Lui ha risposto, "Non proprio. E' meglio dire che Gus Hansen è il primo Peter Eastgate."

Eastgate è più modesto, rispondendo modestamente a quel complimento, "Io penso che Gus Hansen sarà ancora l'unico rappresentante per la Danimarca. Potrei vincere il torneo e questo non cambierebbe nulla."

Eastgate ha già avuto una breve esperienza sotto le telecamere quando ha giocato nel Poker Million sulla TV Inglese, finendo secondo nel 2006 e terzo nel 2007, mancando di poco il primo posto entrambe le volte. L'unico altro risultato di Eastgate nei grossi tornei è stato a Febbraio, quando è arrivato 32° all'EPT Scandinavian Open a Copenhagen, che gli ha fruttato oltre $16,000.

Eastgate, chiamato anche con il nickname "Isser," si è diplomato alle superiori, poi è andato al college per studiare Economia. Ha mollato poco dopo per dedicarsi a giocare a poker a tempo pieno. Ha iniziato nelle poker rooms online, rimanendo in pareggio nel primo anno e poi ha iniziato a vincere riuscendo a costruirsi un bankroll tale da poter considerare il poker un lavoro a tempo pieno. Eastgate è stato a volte scambiato per un altro giocatore online di nome 'Halfrek' perché entrambi di Odense, ma le voci sono state smentite dai bloggers Danesi che hanno indagato.

Nella sua strada verso il final table, Eastgate è salito al momento giusto. Ha eliminato Brandon Cantu con (A-Diamonds)(Q-Hearts) quando un favorevole board gli ha dato un colore all'Asso contro la coppia di Nove di Cantu, ha dominato A-J di Tiffany Michelle con coppia d'Assi e poi ha spedito a casa Anthony Scherer quando i suoi Re hanno tenuto contro A-8 suited di fiori di Scherer. Si è anche scontrato con molti altri grossi stacks nel torneo.

Eastgate si è iscritto al Main Event con $10,000 in contanti e, dopo sette giorni di battaglie, si ritrova come il più giovane membro dei November Nine, sedendo al 4° posto con 18,375,000 chips. Comunque finisca a November, Eastgate si ritroverà nella top 10 dei soldi vinti in Danimarca. Ha già il titolo di essere il secondo Danese a fare un tavolo finale del Main Event WSOP e spera di poter essere il primo a vincerlo. Prima di questo, ha in programma di giocare alle WSOPE, studiare i video dei nove finalisti e "prepararmi mentalmente per la grossa pressione del nove di Novembre. Se arrivo primo la mia vita cambierà in meglio."

PokerNews ha chiesto a Eastgate alcune cose di poker ora che ci si avvia verso la finale. Ecco quello che ha detto:

PokerNews: Peter, tu sei tra i parecchi giovani giocatori che hanno voltato le spalle, almeno per ora, all'educazione scolastica a favore della carriera pokeristica. Puoi commentare cosa ti ha portato a quella decisione?

Peter Eastgate: Ho iniziato a studiare economia nello stesso periodo in cui ho avuto la mia prima grossa fase positiva, che mi ha distolto l'attenzione dallo studio e alla fine mi ha scoraggiato dal continuare, rimanendo col poker come mia unica priorità. Non rimpiango questa decisione, ma non raccomando proprio agli altri giovani giocatori di seguire il mio esempio, in quanto credo che sia una buona idea avere nella vita altre priorità e altre attività significative che giocare un gioco di carte.

PN: I primi resoconti nel WSOP ci suggeriscono che hai giocato il ruolo del "capitano del tavolo" per tutto il tempo, prendendo il comando dei tuoi primi tavoli. Ti sei inoltre scontrato con diversi grossi stacks quando si avvicinava il final table, diventando uno dei giocatori più attivi. Questa aggressione nelle fasi iniziali era stata premeditata o è stato un caso che hai preso vantaggio dalle circostanze che hai trovato per tutto il torneo?

Eastgate: Questo non è del tutto vero. Qualche volte sono stato piuttosto attivo, prendendo vantaggio sui giocatori molti deboli e passivi, ma nelle altre fasi sono stato piuttosto chiuso dato che i miei tavoli erano molto loose-aggressive. Non avevo una strategia prestabilita di essere aggressivo o chiuso, ma ho cercato di adattarmi ai miei avversari e alla dinamica del tavolo. Se guardi i miei chips counts dei primi quattro giorni vedi che sono rimasto intorno all'average, che conferma quando detto.

PN: Come è cambiata la tua vita da quando sei diventato un membro dei November Nine? C'è qualcosa che è successo che ti ha preso completamente di sorpresa?

Eastgate: Non c'è stato niente che mi ha sorpreso. Ho fatto un sacco di cose per stampa, ma me lo aspettavo.

PN: Si è discusso molto del fatto del coaching riguardo i giocatori del Nove di Novembre. Cosa ne pensi riguardo al prendere insegnamenti per prepararsi alla finale?

Eastgate: Sono stato in contatto con numerosi pro - sia famosi che meno conosciuti - per sentire le loro idee sul come giocare il tavolo finale e come loro si sarebbero preparati strategicamente sui possibili scenari. Ma credo che l'obiettivo principale sia la pressione mentale nel giocare per una immensa somma di denaro che ti può cambiare la vita, che non centra con l'analisi tecnica o di posizione delle mani, ma riguarda il tenere i nervi saldi e la mente lucida se le cose vanno male.

Ecco una recente intervista video di PokerNews con Peter Eastgate:

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