Il Videogame Della World Series of Poker Sotto le attese
Con l'avvicinarsi delle vacanze, c'è un'invasione di videogiochi sul poker in tutti i supermercati per soddisfare tutti i giocatori che vogliano mettersi alla prova anche con le piattaforme XBox, PlayStation o GameCube. La realase di STACKED di Daniel Negreanu è stata predisposta per Dicembre o Gennaio (secondo lo stesso Daniel, che ci ha risposto durante il NAPC di Doyle Brunson) in quanto si sta realizzando una versione in cui si enfatizza l'aspetto multitavolo del gioco e sia "World Championship Poker featuring Howard Lederer" ed i videogames del World Poker Tour usciranno con questa aggiunta al più presto. Bisogna inoltre dire che il tentativo della World Series of Poker ha adottato una grandiosa campagna per il marketing ma ha denotato notevoli carenze nel curare la giocabilità ed alcuni piccoli particolari come tutti si sarebbero aspettati da un gioco che porta il logo della WSOP.
Il Gioco della WOSP, attualmente nei negozi di videogames e nei supermercati per circa $29.99 e disponibile nelle versioni per le più comuni piattaforme, sta cercando di portare gli appassionati di videogames nel mondo del poker. Si cerca di far provare quel feeling che c'è nel riuscire ad accedere alla World Series, infatti nella modalità cariera si parte con un conto di $10,000 ed una serie di eventi ai quali partecipare. Ogni forma di poker è presentata qui, dal' Hold'Em con limite o senza all'Omaha, giochi con sette carte e Razz (molto interessante che questo sia stato aggiunto ma è una sorpresa ben accetta). Si possono comprare gli accessi agli eventi a partire da $1,000 sino agli eventi principali che costano $10,000, ma si consiglia di provare o ad accedere al Campionato principale tramite I tornei satellite (gratuitamente!) o allargando il conto in banca prima facendovi strada tra gli eventi preliminari.
Una volta entrati nella modalità torneo, alcuni dei problemi del gioco risultano evidenti. Non è nel nimero di giocatori che prendono parte all'avvio del gioco (compatibile con quello del 2005 negli eventi reali), ma nel numero di quelli che disputano attivamente la mano. Raramente infatti c'è una mano che non sia contesa, e non solo da due o tre giocatori. E' abbastanza comune che che l'intero tavolo si disputi la mano attivamente, il che raramente si vede nelle partite reali. Questo è uno degli aspetti che I programmatori sembrano non aver assolutamente preso in considerazione.
La selezione delle carte per i giocatori computerizzati è altrettanto sospetta. Questi giocatori nelle prime battute della partita fanno subito alti rilanci con mani molto sospette quali 6-4 non dello stesso seme o simili. Anche il più aggressivo giocatore al mondo sarebbe difficilmente tentato di fare le giocate che fanno I giocatori generati dal computer! E' ovvio che resta poco della realtà della strategia del poker sia nelle intelligenze artificiali che nel gioco stesso.
Un altro problema del gioco è che quando un avversario fa una puntata a quasi certamente già una mano fatta. O verificato questo durante tutto il gioco, meglio non coprire un all in di un avversario perchè se lo fa è perche sapeva preventivamente di avervi battuti. Comunque, come nel gioco reale, ci sono delle combinazioni fortuite che spesso lo rendono possibile!
Nel Sette Carte, un'altra mancanza emerge. Quando il giro di scommesse termina la vostra carta successiva appare per una frazione di secondo tanto quanto serve perchè lo schermo si prepari alla visualizzazione della distribuzione delle successive carte comuni. Si rende pertanto necessario fare grande attenzione a quanto visualizzato.
Uno degli aspetti che mi ha particolarmente deluso è stata la riproduzione dei giocatori professionisti nel gioco. Mentre la rappresentazione di Chris "Jesus" Ferguson e Dennis Waterman sono piuttosto simili, alcuni degli altri giocatori, come Chip Jett, Men "The Master" Nguyen, Max Pescatori e John Phan, sono delle vere distorsioni dei caratteri dei personaggi! Ci sono un paio di donne "professioniste" aggiunte ma "Carrie Lew" sembra essere un personaggio inventato (essendo che non la posso trovare in NESSUN database del poker) e Beth Fischman, pur essendo la sorella di Scott, non fu mai una forza al tavolo. Un po' più di sforzo avrebbe dovuto essere fatto per cercre qualche protagonista femminile meglio riconoscibile.
Nel complesso, mi sarei aspettato qualcosa di più da un gioco della World Series of Poker. Mentre la giocabilità è piuttosto semplice e veniva offerta una buona scelta di varianti del poker, il gioco non mi ha affato dato la sensazione di essere nel mezzo di un grande torneo mondiale. Con alcuni altri giochi di poker già in vendita o presto in uscita, è realistico credere che il videogame della WSOP finirà in coda.
Nota ed: non serve giocare a un viodeogioco. Gioca davvero su Pacific Poker